L’Inps ha calcolato un danno all’Erario di oltre 80.000 euro. Tra gli indagati anche proprietari di immobili e conviventi con altre fonti di reddito
Proseguono le verifiche dei Carabinieri sui soggetti beneficiari della percezione del reddito di cittadinanza. I Carabinieri della Compagnia di Milazzo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno effettuato uno screening sui percettori del reddito residenti nell’arcipelago eoliano. All’esito degli accertamenti, i militari delle Stazioni dell’Arma di Stromboli e Vulcano hanno denunciato sei persone per truffa aggravata, per aver percepito, senza averne diritto, il sussidio statale del reddito di cittadinanza.
Dalle indagini è emerso che due percettori risultavano conviventi con le rispettive madri destinatarie di altre fonti di reddito; uno era anche proprietario di diversi immobili. Gli altri quattro percettori, invece, tra cui una donna straniera, avevano falsamente attestato di essere residenti in altri comuni, omettendo di dichiarare la loro convivenza con persone destinatari di altre fonti di reddito.
All’esito delle verifiche, i Carabinieri hanno accertato che l’I.N.P.S., Ente che eroga il beneficio, ha corrisposto in favore degli indagati oltre 80.000 euro. Pertanto, sono state attivate le procedure per il recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio.