Dalle prime ore di oggi, in diverse località della provincia di Messina, i poliziotti del Commissariato P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto, con la collaborazione della Squadra Mobile di Messina, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, Monica Marino, su richiesta del Procuratore Capo della Repubblica Guido Lo Forte e dei P.M. Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’operazione ha portato all’arresto di quattro persone per i reati di attribuzione fittizia di titolarità societarie (art.12 quinquies D.L.306/92 L.203/91), tentata estorsione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso e per l’appartenenza dell’autore ad associazione mafiosa. Nel medesimo procedimento a tre degli arrestati (Bisognano, Marino, Lorisco) viene inoltre contestato, in concorso, il reato di false dichiarazioni ed a Bisognano e Lorisco il reato di favoreggiamento.
Altre quattro persone sono indagate in stato di libertà per avere concorso nel reato di attribuzione fittizia di titolarità societarie.
Sono stati arrestati:
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BISOGNANO Carmelo, nato a Mazzarrà S. Andrea (ME) il 23.8.1965, pregiudicato, condannato in via definitiva per associazione mafiosa quale promotore e capo della cosca mafiosa dei “Mazzaroti”, articolazione della “famiglia” mafiosa di Barcellona P.G., dal 2010 collaboratore di giustizia, domiciliato in località di protezione;
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MARINO Tindaro, nato a Gioiosa Marea (ME) il 15.6.1960, pregiudicato, arrestato il 24.6.2011 nell’ambito dell’operazione “Pozzo 2”, condannato in data 14.1.2016 in via definitiva per concorso in associazione di tipo mafioso, in atto è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;
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LORISCO Angelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 27.11.1967, residente in Mazzarrà Sant’Andrea, pregiudicato;
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ROTTINO Stefano, nato a Mazzarrà Sant’Andrea il 18.11.1972, ivi residente, pregiudicato, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari in S. Agata Militello.
I provvedimenti scaturiscono da una complessa attività investigativa, avviata nel 2015 dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona P.G., a margine delle indagini sul conto del sodalizio mafioso riconducibile a Cosa Nostra siciliana denominato “dei barcellonesi” ed in particolare della sua storica diramazione territoriale c.d. “dei mazzarroti”, che condussero il 16 aprile 2015 all’arresto di otto esponenti della cosca di Mazzarrà S. Andrea per i reati di associazione mafiosa, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi.