Nonostante il divieto comunica con amici tramite Facebook e WhatsApp, dai domiciliari al carcere

Era stato arrestato per avere aggredito uno studente spagnolo a Barcellona P.G. e sottoposto ai domiciliari. Aveva il divieto di comunincare con l’esterno con qualsiasi mezzo, ma lo ha fatto utilizzando Facebook e WhatsApp. Per questo motivo il 20enne Pietro Foti, dai domiciliari, è passato al carcere. Il giovane arrestato per lesioni personali, violenza privata ed omissione di soccorso, la notte dello scorso 8 aprile, nei pressi della “ex pescheria”, luogo di ritrovo serale e notturno dei barcellonesi, per futili motivi ha sferrato un violento colpo al volto ad un giovane studente spagnolo, in Italia da pochi giorni, tanto da fargli perdere l’equilibrio e battere con violenza il capo su un paletto in ferro, rovinando a terra privo di sensi. Il giovane si allontanò dal luogo della violenza senza prestare alcun tipo di soccorso. La vittima venne subito rianimata sul posto dai sanitari dell’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, ma le sue condizioni sembrarono piuttosto gravi sin da subito. Infatti, il giovane riportò un trauma cranico con 30 giorni di prognosi. Le indagini immediate dei Carabinieri sfociarono con l’arresto di Foti, il quale il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse a quelle del suo nucleo familiare. Nonostante la prescrizione, i militari della Stazione Carabinieri di Barcellona P.G. hanno dimostrato con accurate indagini, che il giovane, oltre ad utilizzare Facebook e WhatsApp, lo ha fatto con persone diverse dai suoi familiari. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

 

 

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