Muore donna dopo un intervento al femore, Giudice non accetta la richiesta di archiviazione

Quando un giudice non accoglie la richiesta di archiviazione, dispone con ordinanza che entro 10 giorni il pm formuli l’imputazione. E’ ciò che è accaduto in merito alla morte di una donna a seguito di un intervento chirurgico al femore. I fatti risalgono al 3 febbraio 2013, quando una paziente morì, dopo un intervento chirurgico effettuato all’Ospedale Piemonte. Dopo la denuncia dei familiari, il Pm Vincenzo Barbaro chiese l’archiviazione, ma dopo il ricorso presentato dai legali, che dubitarono anche dei rilievi dei consulenti di parte, il gip Mastroeni ha ordinato l’imputazione coatta per due medici, uno che all’epoca era di guardia e uno reperibile. La donna, una paziente 80enne, il 31 gennaio 2013, a seguito di una caduta fu ricoverata nel reparto chirurgia dell’Ospedale Piemonte dove fu sottoposta ad intervento chirurgico e successivamente trasferita nel reparto Ortopedia. Dopo qualche giorno, la donna accusò forti dolori e chiese aiuto alla figlia. Dopo l’intervento di un infermiere, la donna fu visitata da un medico che avrebbe riferito che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che i dolori erano causati dal post operatorio. Le condizioni della donna peggiorarono e dopo poche ore sopraggiunse il decesso. Dopo la decisione del Gip,entro dieci giorni il Pm dovrà formulare l’imputazione.

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