Lo scorso 10 agosto, dopo aver assunto una dose di MDMA, morì la sedicenne Ilaria Boemi. Le indagini avviate dalla Squadra Mobile avevano già portato nello scorso dicembre all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due giovani donne e del collocamento in comunità di una terza ragazza, ritenute responsabili di cessione di sostanze stupefacenti alla giovane vittima.
Oggi, il prosieguo delle indagini ha portato all’esecuzione di un provvedimento di arresto, emesso dal GIP presso il Tribunale di Messina su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica che ha diretto le indagini, nei confronti di un trentunenne di Messina, per aver venduto sostanza stupefacente a persone di età minore; e un trentanovenne di Messina, per violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente a minori.
Ad essi gli investigatori della Squadra Mobile sono arrivati dopo aver delineato i fatti dai contorni sempre più allarmanti.
I poliziotti hanno individuato nel 31enne Giuseppe Restuccia – detto “Spina” – l’uomo che in diverse occasioni avrebbe venduto sostanza stupefacente, del tipo hashish e MDMA a minori, nonchè alla pusher, che, successivamente, ha materialmente ceduto ad Ilaria la dose letale.
Al scondo arrestato, il 39enne messinese, Piero Triscari, sono contestati due diversi episodi di violenza sessuale nei confronti di due ragazze minorenni, ed altresì di avere, in tempi diversi, ceduto sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana a minori tra cui Ilaria.