Messina: chiusa una discoteca abusiva, sanzioni e denunce per gravi carenze igieniche

Attività della Polizia Municipale mirata alla salvaguardia della salute pubblica e all’osservanza delle norme

Negli ultimi due fine settimana del mese di novembre la Polizia Municipale di Messina, ha effettuato controlli a 360 gradi. Le verifiche hanno riguardato la tutela e salvaguardia della salute pubblica, il rispetto della norme sull’inquinamento acustico e la verifica delle occupazioni abusive di suolo pubblico. “Obiettivo – tengono a precisare i responsabili delle operazioni ispettive – è primariamente individuare le attività di coloro che, omettendo di regolarizzare la propria posizione, fanno una concorrenza sleale verso i restanti gestori, oltre che danneggiare quanti investono nel proprio esercizio secondo le normative in materia di occupazione del suolo pubblico, certificazione Acustica e igiene nella somministrazione di alimenti”.

Sono tre gli esercenti denunciati all’Autorità Giudiziaria per disturbo della quiete pubblica. Chiusa una discoteca abusiva con la conseguente denuncia del gestore per la mancanza della agibilità locali e certificazioni delle norme antincendio. Tre i locali che sono stati sanzionati e segnalati alla Autorità di PS per attività di intrattenimento musicale svolto in assenza della necessaria licenza della Questura e per l’assenza delle necessarie certificazioni sull’impatto acustico e taratura della strumentazione musicale.

Inoltre due attività sono state sanzionate per occupazione abusiva di suolo pubblico. Pertanto dopo la chiusura coatta per 5 giorni, dovranno adoperarsi o per ripristinare lo stato dei luoghi o per regolarizzare la propria posizione autorizzatoria. Sospesa una attività di somministrazione per accertate carenze igienico sanitarie gravi. Il locale era in uno stato di degrado grave. L’esercizio era privo di acqua corrente, con conseguente situazione bagni sporchi e liquami che fuoriuscivano dal pavimento. Il gestore è stato sanzionato con verbali di importo complessivo di oltre 10.000 euro.

In un esercizio del centro cittadino, riscontrate gravi carenze da parte del gestore. Inadempienze nel sistema di autocontrollo Haccp. Il  la pavimento della cucina era pieno di animaletti morti. Un deposito di detersivi era adibito a laboratorio e dispensa alimentare. I bidoni dei rifiuti stracolmi a diretto contatto con le zone di lavorazione. In alcune celle frigo erano pronti per essere venduti agli avventori, merce scaduta, prodotti congelati proposti come freschi e con indicazioni sugli ingredienti e allergeni non veritiere. E ancora, carne (kebab) scongelata, cotta e poi ricongelata la parte residuale per essere di nuovo riscaldata. Tracce di impurità evidenti sulla carne oltre che recipienti di conservazione inadatti. Tracciabilità della carne inesistente, data di congelamento (ancorché non consentita) omessa, così come i termini di scadenza. Sequestrata la merce scaduta e circa 20 chilogrammi di carne, racchiusa in un plico sigillato, è stata prelevata e depositata all’interno di un congelatore in dotazione al reparto annona e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria per le successive valutazioni. Il responsabile del ristorante è stato invece denunciato all’autorità giudiziaria per il reato ipotizzato di frode in commercio e detenzione di alimenti per cattivo stato di conservazione. Una relazione dettagliata dello stato dei luoghi sarà inoltre trasmessa all’autorità sanitaria. Sotto l’aspetto amministrativo sono state contestate sanzioni per circa 9.000 euro.

Effettuati controlli anche su strada per verificare il trasporto di generi alimentari. Su 26 veicoli che trasportavano beni alimentari, 6 erano sprovvisti della necessaria autorizzazione sanitaria e quindi non idonei al trasporto specifico. Ciascun mezzo è stato sanzionato con 3000 euro di verbale e conseguente inibizione a proseguire il viaggio. Uno dei veicoli era privo anche della prescritta revisione periodica e assicurazione per il quale è scattato anche il sequestro del mezzo.  Un conducente è stato sorpreso a guidare con patente scaduta e altri due mezzi erano sprovvisti della carta di circolazione.

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