Il nigeriano è stato rinchiuso in carcere, allontanamento dalla casa familiare e di divieto a frequentare la vittima per il tunisino
Nell’ambito del fenomeno della violenza contro le donne, sono state svolte nei giorni scorsi diverse indagini da parte della polizia giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Capo d’Orlando, sotto la cabina di regia della Procura della Repubblica di Patti diretta dal dott. Angelo Cavallo.
L’attività ha portato all’emissione di due ordinanze di misure cautelari personali: la carcerazione presso la casa circondariale di Barcellona P.G. a carico di un cittadino nigeriano e l’allontanamento dalla casa familiare nonché il divieto ad avvicinarsi alla ex moglie a carico di un cittadino tunisino.
Il cittadino nigeriano da anni residente in Capo d’Orlando, era già agli arresti domiciliari per i reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie anch’essa nigeriana, perpetrati in presenza di figli minori.
L’uomo, in due occasioni, nelle ore notturne, dopo aver manomesso il braccialetto elettronico, era evaso dagli arresti domiciliari e in un’altra circostanza si era presentato presso l’abitazione della donna aggredendola. Pertanto il G.I.P. del Tribunale di Patti ne ha disposto la carcerazione.
Nell’altro caso, invece, una donna rumena, con il marito di origine tunisine, residente da qualche anno nel centro orlandino, dopo avere anch’essa subito lesioni e maltrattamenti da parte del compagno, approfittando di un periodo di assenza del marito che aveva fatto rientro in Tunisia, ha raccontato tutto il suo dramma e lo ha denunciato.
Ieri, appena rientrato in Italia, è stato notificato dagli agenti del Commissariato di Capo d’Orlando il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto a frequentare la vittima.
