La Compagnia della Guardia di Finanza di Gela, ha sequestrato la struttura alberghiera “Sikania Resort”. Le Fiamme Gialle avrebbero accertato violazioni alle prescrizioni inserite nelle concessioni rilasciate sia dal Comune di Butera, sia dall’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana. In particolare si contestano i reati di Inquinamento ambientale, Distruzione e deturpamento di bellezze naturali. La struttura adesso sarà gestita da un amministratore/custode giudiziario. Gli inquirenti ritengono che la realizzazione dell’area balneare del villaggio turistico, sia avvenuta in violazione delle prescrizioni molto stringenti, poiché il sito interessato è ricadente all’interno di un’area sottoposta a vincolo naturalistico. Tra i tanti vincoli c’era quello di non alterare l’equilibrio generale del sito dal punto di vista floro-faunistico e paesaggistico, e quello di preservare le caratteristiche formazioni dunali dall’erosione eolica e dal calpestio umano. Il raffronto delle immagini satellitari dal 2006 ad oggi e l’esame della planimetrie, avrebbero permesso di accertare come nel corso degli anni, il cordone dunale preesistente, la cui altezza in alcuni punti raggiungeva anche diversi metri, fosse stato spianato per ampliare arbitrariamente l’area destinata allo stabilimento balneare. Pertanto sono stati denunciati Pietro Franza, in qualità di legale rappresentante della società Falconara S.r.l, titolare della concessione edilizia, e Nardo Filippetti, legale rappresentante della società Eden S.r.l, gestore del complesso turistico.