L’Amministratore di Messina servizi cambia le carte in tavola sul trasferimento dei lavoratori

I timori dei sindacati, a pochi giorni dal probabile fallimento di MessinAmbiente, trovano riscontro nel caos normativo che rischia di rallentare il transito dei lavoratori nella nuova società Messina Servizi. A prendere posizione sono Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel di Messina dopo il tavolo costituito oggi alla Direzione Territoriale del Lavoro. Una riunione nel corso della quale l’amministratore di Messina Servizi ha corretto la posizione della società presentata lo scorso 18 agosto superando, di fatto, quella iniziale e delineando lo stesso percorso per il trasferimento dei lavoratori già seguito per quelli della Ato 4 del comune di Santa Teresa dove si è previsto il passaggio alle Srr e la contestuale tutela dell’articolo 6 del Contratto nazionale di lavoro, come previsto dalle leggi vigenti. «Una novità – scrivono le segreterie territoriali di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel – che avvalora le istanze portate avanti sin dalla sottoscrizione di quel verbale solo con riserva, quando si auspicò un percorso più aderente alla normativa della legge regionale che desse più tutele e garanzie ai lavoratori e per il servizio alla collettività». «Nell’incontro di oggi – continuano Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel – è emerso con chiarezza quel che temevamo, ovvero uno scenario normativo complesso in cui permangono proposte e soluzioni alternative da più parti, alcune delle quali, anche secondo l’Ispettorato, non applicabili secondo quanto previsto dalla legge regionale. Proprio per questo, già prima dello scorso 18 agosto, avevamo chiesto una consulenza alla DTL e l’istituzione di un tavolo tecnico, analogamente a quanto fatto dai sindacati unitariamente nelle altre realtà della provincia, in modo che si facesse chiarezza per tempo sul quadro normativo di riferimento per il transito anche dei lavoratori di Ato 3 e MessinAmbiente». Il tavolo, secondo quanto dichiarato da Messina Servizi, dovrebbe essere riconvocato entro il 4 settembre ma Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, considerato che non si è arrivati a una scelta condivisa e che c’è stato un monito perentorio dell’Ispettorato, reputano «necessario procedere con cautela e ritengono opportuno proseguire il confronto secondo quanto proposto dall’amministratore di Messina Servizi, con il coinvolgimento di tutto il sindacato firmatario di contratto, a tutela dei lavoratori interessati per prevenire possibili contenziosi futuri che potrebbero mettere in discussione le garanzie occupazionali e la stessa nuova società Messina Servizi».

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