Il Procuratore Capo Guido Lo Forte lascia la magistratura e va in pensione anticipatamente

 

Il Procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, lascia la magistratura per andare in pensione. Già procuratore aggiunto di Palermo, per oltre un decennio ha coordinato le indagini della Dda per la provincia. Nel capoluogo siciliano fu definito “la mente organizzativa della Procura”. A Palermo iniziò la sua carriera come Sostituto e famose furono le sue indagini nei confronti dei “padrini” della mafia. La sua indagine più nota fu sicuramente quella nella quale accusò Giulio Andreotti e lo portò a processo. Dal 2008 diventa Procuratore Capo a Messina ed anche nella provincia peloritana le sue indagini hanno inferto dei durissimi colpi alle organizzazioni mafiose locali, con arresti, sequestri di beni e confische. Su Cosa Nostra affermò: «Ci sarebbe un modo più semplice per impedire gli attentati, sarebbe quello dell’unità, della coesione fra tutte le componenti dello Stato e della società. Quando questo si verifica non ci sono attentati, non ci sono omicidi eccellenti. Non sono io a dirlo, ma la storia. Cosa Nostra riesce a percepire la disunione e l’isolamento di alcune componenti dello Stato. Quindi basterebbe avere uno Stato forte, coeso e assolutamente concentrato a sconfiggere l’organizzazione». Guido Lo Forte ha 68 anni e sarebbe potuto rimanere altri 2 anni in magistratura, ha invece deciso di andare in pensione anticipatamente.

 

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