Il processo De Luca resta a Messina, lo ha deciso la Corte di Cassazione

La Cassazione respinge l’istanza presentata dai legali di Cateno De Luca in merito allo spostamento del suo processo da Messina a Reggio Calabria. Ma la suprema Corte di Cassazione ha aperto un procedimento (n.872/17) su uno dei magistrati che fa parte del collegio giudicante per una presunta violazione dell’obbligo di astensione che scatta nel caso in cui i magistrati hanno avuto a che fare con gli imputati. Il procedimento è stato aperto su segnalazione dei legali di Cateno De Luca in merito ad una presunta incompatibilità del magistrato, che costituisce una delle 25 motivazioni per cui i legali dell’esponente politico avevano chiesto il rinvio del processo che lo vede imputato per la questione della costruzione dell’albergo che di recente è stato dissequestrato e riconsegnato allo stesso De Luca. Adesso quindi, dall’incompatibilità ambientale respinta dalla Cassazione si è passati ad una incompatibilità del singolo magistrato che non si sarebbe astenuto nel partecipare ad un processo che lo rendeva incompatibile con l’imputato De Luca, quindi il collegio dovrà essere integrato in sostituzione di questo magistrato ed il processo dovrà iniziare nuovamente con le attività dibattimentali da rifare una per una. “In poche parole – afferma De Luca – se ne parlerà tra almeno 3-4 anni per avere la sentenza di primo grado. Menomale che noi non ci facciamo condizionare da queste vicende ed andiamo avanti per la nostra strada”.

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