Il Comune di Messina ottiene 145 milioni per sbaraccamento e acquisto alloggi

Il progetto inizialmente era diviso in due tronconi, poi si è deciso di rimodularlo

Oggi, venerdì 9 febbraio, a palazzo Zanca l’Amministrazione comunale ha illustrato alla stampa la rimodulazione delle nuove risorse ottenute dal Comune di Messina nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

Il sindaco Basile in apertura dell’incontro ha puntualizzato che nell’ottica di una visione strategica, “oggi diamo contezza di una scelta politica importante condivisa con tutti gli attori protagonisti a questo tavolo”, ha detto Basile. “Abbiamo deciso di destinare – ha proseguito il Sindaco – quota parte delle risorse pari al 30% alle attività di acquisizione di alloggi per dare continuità e operatività al percorso dello sbaraccamento a Messina, avviato dal 2018 in poi, e il rimanente 70% dei fondi saranno impiegati per l’acquisizione di immobili per mitigare il disagio abitativo. Grazie ad una programmazione sinergica tra il subcommissario per l’emergenza risanamento, l’Agenzia comunale Aris.Mè, la Patrimonio Messina, e l’Amministrazione possiamo annunciare con soddisfazione di essere la prima città d’Italia ad avere ottenuto oltre 140milioni di euro per la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento con ulteriori assegnazioni di abitazioni al fine di migliorare la coesione sociale e la qualità della vita delle categorie più fragili, nonchè rigenerare il tessuto socio-economico della città”.

A spiegare in dettaglio il PinQua è stato il vicesindaco e assessore al risanamento Mondello, “Il Progetto era finanziato per 145milioni su due tronconi, un progetto da 100 e tre minori da 15milioni ciascuno. L’idea è stata quella, condivisa, di rimodulare il progetto al fine di consentirci di dare seguito al disagio emergenza abitativa. Oggi possiamo affermare – ha detto il Vicesindaco – che proprio grazie all’idea strutturale di accorpare in un’unica cabina di regia le somme destinatea Messina, possiamo affrontare l’emergenza abitativa con una dotazione finanziaria importante e già spendibile che attraverso un meccanismo virtuoso messo in campo dal 2018 permetterà l’acquisto di case”.

“L’Agenzia comunale di risanamento Aris.Mé e la società Patrimonio SpA saranno i bracci operativi di questo virtuoso percorso – ha aggiunto il Direttore generale Puccio – nel quale saranno coinvolte anche le agenzie immobiliari del territorio. Si tratta di risorse importanti che nessuna città ha ancora a disposizione e che attraverso due attività parallele e sinergiche consentiranno di impiegare il 30 per cento per le famiglie provenienti dalle baracche e il 70 per cento per i soggetti che versano in condizioni di emergenza abitativa”.

Per l’emergenza abitativa è intervenuta l’assessora Calafiore precisando che “già da tempo monitoriamo le condizioni di disagio e/o emergenza abitativa nell’ambito delle politiche sociali, il passaggio adesso sarà quello di indire un bando per la candidature dei soggetti interessati, e verificare sulla base di una apposita graduatoria le reali esigenze dei nuclei familiari oltre alla predisposizione di una bozza di regolamento. Gli strumenti a disposizione sono in fase di attuazione ma l’importante è avere oggi a disposizione le risorse per garantire condizioni abitative e sociali dignitose a chi nel nostro territorio urbano ne necessita”. A concludere il subcommissario Scurria ha ribadito il primato della città di Messina quale beneficiaria dei finanziamenti del Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, “un primato – ha sottolineato Scurria – che giunge nel solco della continuità amministrativa in tema di risanamento baracche, avviata dall’Amministrazione De Luca, e che oggi ha raggiunto questo traguardo importante grazie ad una task force che nessuna città ha ancora attuato”.

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