Gioveni: “Si impegnino i migranti in attività di volontariato e di utilità sociale”

“Non trovo nulla di così scandaloso nel tentare di avviare un percorso che porti ad impegnare nella nostra città i tanti migranti ospiti nelle strutture in attività di volontariato a beneficio della collettività!”. Il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo l’ennesimo preoccupante episodio registratosi nella nostra città che ha visto protagonisti alcune persone migranti ospiti nella caserma Gasparro di Bisconte (che si aggiunge ad altri di “fughe notturne” dalla stessa caserma o dal Palanebiolo dell’Annunziata da lui stesse denunciate nei mesi scorsi), propone di valutare la possibilità di applicare la circolare del Ministro dell’Interno Alfano del 1 dicembre 2014 avente come oggetto “Volontariato per l’integrazione dei richiedenti asilo”.

“Attenzione a non strumentalizzare tale proposta – avverte Gioveni – asserendo che si vuole quasi “schiavizzare” o sfruttare la manodopera di queste sfortunate persone. Anzi, paradossalmente – precisa il consigliere – visto che una delle maggiori criticità emerse nella complessa gestione dei flussi migratori (e che per altro incide negativamente nell’esperienza dell’accoglienza) è proprio la loro inattività nel lungo periodo di permanenza legato alla conclusione dei procedimenti, ritengo sia da riconsiderare concretamente la circolare ministeriale, volta ad avviare progetti di inserimento sociale e integrazione nel tessuto cittadino, nonché ad evitare tensioni fra gli stessi extracomunitari.

D’altro canto – prosegue l’esponente Udc – sono tanti già gli esempi recenti di comuni e regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna o il Friuli (qualcuno si è attivato persino prima della stessa circolare come il comune di Parma nel progetto denominato “Mi impegno a Parma”) che, con la collaborazione di associazioni, hanno avviato questi progetti con la collaterale finalità di ricavare anche dei benefici per le stesse comunità locali.

Basti pensare – rimarca Gioveni – guardando alla nostra martoriata città, ad un’eventuale e necessaria attività di cura del verde (potatura, scerbatura), pulizia di strade e piazze, delle stesse spiagge, manutenzione di aiuole e ville o alla raccolta differenziata dei rifiuti in ausilio agli operatori di Messinambiente. Perché quindi, anziché alcuni vederli ai semafori o altri passeggiare in gruppo per le vie del centro o altri ancora, purtroppo come è accaduto l’altra notte, vederli addirittura litigare diffondendo panico fra i cittadini, non impegnarli in attività di pubblica utilità per “ammazzare” i lunghi tempi di attesa?

Per altro – insiste il consigliere comunale – in generale sui lavori su base volontaria si è espressa positivamente in passato anche la Caritas, seppur tuttavia, dovrà essere cura delle istituzioni (con in testa il sindaco Accorinti) se simili progetti dovessero essere avviati, vigilare affinché non si perdano di vista le priorità di lavoro e occupazione per tanti nostri concittadini disoccupati.

Pertanto – conclude Gioveni – sarebbe importante che sindaco e assessore ai servizi sociali si sedessero a discutere con S.E. il Prefetto per valutare concretamente il possibile avvio del percorso tracciato dal Ministro dell’Interno attraverso la circolare del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione”.

 

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