Finalmente arriva il finanziamento della Regione, il porto di Tremestieri diventa realtà

Obiettivo Centrato. La Regione Siciliana ha firmato il decreto per completare il finanziamento di 72 milioni di euro per il porto di Tremestieri. È stato così portato a termine il lungo e faticoso iter che finalmente approda alla firma del contratto con l’impresa che si è detta prontissima ad iniziare e a completare nel termine previsto di 18 mesi. È stato un lavoro complesso e difficile reso possibile dalla collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni e dalla spinta propulsiva che tutte le persone coinvolte hanno dato: il presidente e il segretario dell’autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone e Francesco Di Sarcina con cui si è lavorato a stretto contatto negli ultimi anni per chiudere i finanziamenti nazionali e regionali e definire il progetto, il presidente Rosario Crocetta, gli assessori regionali Giovanni Pistorio prima e Luigi Bosco più recentemente, la struttura dell’assessorato regionale alla Mobilità e Infrastrutture diretta dall’ing. Fulvio Bellomo, il segretario generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne, nel ruolo di soggetto attuatore, il provveditore alle opere pubbliche, Donato Carlea. Fondamentale e sempre presente il sostegno attento del ministro Graziano Delrio che con la sua struttura ha seguito tutti i passaggi consentendo oggi di poter guardare concretamente alla realizzazione di questa infrastruttura fondamentale per il futuro di Messina. Esprimono soddisfazione il sindaco Renato Accorinti e l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola: “Dopo 50 anni in cui il passaggio dei mezzi pesanti in città ha causato morte e inquinamento realizzare il porto di Tremestieri vuol dire migliorare la sicurezza nelle strade e la qualità della vita, significa restituire a tutti i cittadini la possibilità di usufruire della rada San Francesco avviando un percorso per recuperare le aree centrali in cui prima della realizzazione degli approdi dei traghetti si andava a fare il bagno agli stabilimenti Vittoria e principe Amedeo, significa inoltre candidare la città ad una quota del mercato della logistica nel Mediterraneo creando nuova economia. L’avvio dei lavori del porto di Tremestieri era il principale obbiettivo del programma di questa Amministrazione ed è stato portato a termine. Se si facesse la somma dei chilometri percorsi nei tanti viaggi per partecipare a Roma o a Palermo agli incontri per il porto di Tremestieri -concludono Accorinti e De Cola-, si scoprirebbe che è stato fatto più volte il giro del mondo e per ottenere questo risultato valeva certamente la pena farlo”.

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