Europee: vola Meloni, bene Pd e Avs, male 5S, Renzi e Calenda

In Germania disastro Scholz. In Francia stravince il partito di Le Pen, Macron convoca le elezioni 

Gli italiani disertano le urne delle europee del 2024, le prime elezioni della storia della Repubblica in cui i votanti sono meno del 50%, per l’esattezza il 49,69%, nonostante la discesa in campo di molti leader di partito.

Prendendo in considerazione i soli votanti e guardando non i voti assoluti ma le percentuali, i tre partiti di governo vedono rafforzati i propri numeri, che insieme li portano a sfiorare il 48%; con una chiara leadership di Fdi, il cui score si attesta oltre il 28%. Premiato anche il Pd di Elly Schlein, che rispetto alle politiche cresce sia in termini di voti assoluti che di percentuali (24%), così come Avs che si arrampica al 6,6%.

“Deludente” come ha ammesso Giuseppe Conte, il risultato di M5s, che scende sotto la soglia del 10%.

Sorride Giorgia Meloni: Fdi si attesta al 28,8%, con una delegazione di eurodeputati superiore a 20, tra le più forti in assoluto a Strasburgo. Bene, in termini di percentuali, gli junior partner, Fi e Lega, con la prima che effettua il sorpasso: 9,72% per il partito di Tajani, 9,12% per quello di Salvini e Vannacci.

Exploit di Avs, che passa da un milione di voti del 2022 a un milione e mezzo di ieri, una percentuale del 6,6%. Ossa rotte per l’area riformista: né Stati Uniti d’Europa (3,75%) né Azione (3,31%) superano la soglia del 4% necessaria per mandare eletti a Strasburgo.

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