Due indagati estraevano senza autorizzazione pomice e la mescolavano con matriale edile
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona, ha convalidato il sequestro preventivo di un’area sita nella località Vallone Bianco, nella frazione Quattropani dell’isola di Lipari. Il sequesto è stato operato dai Carabinieri della locale Stazione nei giorni scorsi, nei confronti di due uomini, ritenuti responsabili di aver cagionato abusivamente un disastro ambientale. I due, senza alcuna autorizzazione, estraevano materiale pomiceo in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
Agli indagati, titolare e dipendente viene contestato il deturpamento di bellezze naturali e l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I due avrebbero depositato in modo incontrollato una quantità cospicua di materiale inerte e rifiuti pericolosi in una vasta area, all’interno dell’impianto di frantumazione. I Carabinieri hanno evidenziato la presenza di copertoni di gomma in disuso per autocarri, un serbatoio in plastica, lastre di lamierati parzialmente arrugginite e altri rifiuti pericolosi. E’ stata accertata la presenza di diversi terrapieni realizzati con rifiuti prevalentemente derivanti da attività di costruzione e demolizione, frammisti a scarti di pomice e di guisa, nonché di terrazzamenti realizzati tramite lo scarico ed il livellamento di rifiuti.
Le indagini avevano consentito di accertare come i gestori di un impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, in realtà svolgessero altra attività. Estraevano pietra pomice dai costoni delle montagne presenti e, dopo averla raffinata e mescolata a materiale terroso e di risulta edile, lo commercializzassero a cantieri edili siti nell’Arcipelago Eoliano e di altre ditte della provincia messinese.