Il capogruppo consiliare “Basile Sindaco”: “Urge una riflessione, ma nessuno pensi di fermarci”
“I giochi di palazzo non ci spaventano, anzi confermano la bontà del nostro operato e la nostra vicinanza alla città e ai cittadini. Chi oggi esulta dovrebbe ricordarsi da dove è partito.” Duro affondo del consigliere comunale e capogruppo del gruppo consiliare “Basile Sindaco”, Francesco Cipolla, all’indomani della seduta fiume che ha visto in consiglio comunale l’elezione del vicepresidente e del vicepresidente vicario. Una seduta infuocata che ha portato all’elezione a scrutinio segreto dei consiglieri Mirko Cantello, “ex deluchiano oggi transitato ufficialmente alla Lega, con la cui lista era stato eletto per un mero “prestito” in campagna elettorale”, e Giandomenico La Fauci, vicino da sempre a Genovese. “I consiglieri che oggi esultano e parlano di fallimento della maggioranza dovrebbero tenere ben presente da dove sono partiti, quale è stato il loro bagaglio personale di voti e soprattutto a chi gli elettori hanno davvero accordato la loro fiducia nell’urna – afferma Cipolla – Certo, all’indomani del voto, una riflessione si impone. Se i conti non tornano, e di fatto non tornano, bisogna fare autocritica e comprendere le ragioni di ciò che sta accadendo. Chi in segreto ha ritenuto di non sposare il progetto della maggioranza dovrebbe oggi uscire allo scoperto e chiarire la sua posizione. Non abbiamo bisogno di franchi tiratori ma di politici seri che una volta sposato un progetto e stretto un patto con i propri elettori lo rispettano e lo onorano per il bene della città. Quello che è successo in aula – prosegue Cipolla – è il frutto di giochi di potere volti solo a colpire Cateno De Luca. E’ il frutto di una politica totalmente avulsa dai bisogni della città che non ha alcun progetto e che ancora una volta si mostra lontana dal territorio.” “Oggi – conclude Cipolla – siamo più forti che mai. La città e cittadini apprezzano gli sforzi di questa amministrazione e della sua maggioranza in consiglio. Chi pensa di fermarci si sbaglia di grosso”.
Foto Emanuele Villari