Due sindacati chiedono a Crocetta di rimuovere il manager Michele Vullo

Attraverso una nota, le segreterie provinciali di Uil e Uil-Fpl e la segreteria regionale di Anaao-Assomed, hanno diffidato il governatore Rosario Crocetta e l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, a
procedere alla cancellazione dal dott. Michele Vullo dall’Albo regionale dei  Direttori amministrativi e Direttori generali. “Non senza un certo disappunto, siamo costretti a reiterare la nostra precedente segnalazione circa la condizione di manifesta illegittimità in cui versa Michele Vullo che secondo  quanto già documentato, non ha i titoli necessari per svolgere l’incarico di  Direttore Generale dell’Ospedale Papardo”. Lo scrivono nella diffida Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e Responsabile Area medica Uil-Fpl Messina,
e Pietro Pata, segretario regionale Anaao-Assomed. Il documento è indirizzato per competenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il sindacato chiede la motivo cancellazione perchè ritiene che Vullo non sarebbe in possesso dei titoli previsti. Nel documento
vengono ricostruite le tappe della carriera di Vullo, il quale – secondo i sindacalisti – sarebbe approdato alla direzione amministrativa del Policlinico di Messina senza averne titolo.
“Si invitano il presidente della Regione e l’assessore alla Salute a provvedere, con l’urgenza che il fatto richiede, alla cancellazione immediata dall’Elenco Regionale dei Direttori Amministrativi e Generali ed alla
conseguente rimozione dall’incarico di Direttore Generale dell’Ospedale Papardo del dott. Michele Vullo. Quanto sopra, si ribadisce non soltanto nell’ottica della necessità del mero ripristino della legalità violata, ma soprattutto a fini di salvaguardia della stessa coesione sociale e per riaffermare, davanti a tutti i cittadini, che solo il principio di legalità rappresenta il vero valore fondativo delle istituzioni, e per evitare, infine, che lo svolgimento di un’attività così importante in un settore delicato quale quelle della Sanità
Pubblica possa essere svolto da un mero usurpatore di funzioni. All’on.le Presidente del Consiglio dei Ministri, cui la presente è parimenti diretta, si chiede, nella sua funzione di Capo del Governo di attivare, per il caso di prolungata inerzia, di applicare i poteri sostitutivi”, concludono i sindacalisti.

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