Basta appena l’odore dell’alcol per far cadere una persona in tentazione e, peggio ancora, nel vizio. A dirlo un nuovo studio condotto dai membri della Edge Hill University, nel Regno Unito, e pubblicato sulla rivista Psychopharmacology. Secondo i ricercatori oltre a questioni genetiche, alla tolleranza individuale e alle varie esperienze personali risalenti all’infanzia, si aggiunge ai fattori rischio anche il senso dell’olfatto. Lo studio è stato condotto mediante dei computer, ed ai partecipanti è stato chiesto di indossare una maschera con l’odore di alcol, o una maschera che profumava di agrumi,senza odore di alcol. I partecipanti sono stati quindi invitati a premere un pulsante quando appariva sullo schermo la lettera K o la foto di una birra. I ricercatori hanno misurato il numero di volte in cui i partecipanti hanno premuto il tasto in modo scorretto, provocando un ‘falso allarme’, ed hanno constatato che i “falsi allarmi”, che indicano una riduzione della capacità da parte del soggetto di controllare il proprio comportamento, erano più numerosi per coloro che indossavano la maschera trattata con l’alcool.