Detenevano un arsenale in casa, arrestati padre e figlio a San Filippo superiore

I carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno tratto in arresto in flagranza di reato G.G. e P.G., padre e figlio di 68 e 35 anni, sorpresi con un piccolo arsenale nascosto all’interno della loro abitazione a San Filippo Superiore. Le armi sono venute alla luce grazie ad una perquisizione domiciliare effettuata dai Carabinieri, nel corso della quale sono state dapprima rilevate delle irregolarità nella custodia di due fucili regolarmente denunciati. Uno di questi, infatti, invece di essere chiuso all’interno di un apposito armadietto blindato come previsto dalla legge, era tenuto nascosto dietro ad una porta, appoggiato al muro, a facile portata di mano di chiunque avesse voluto velocemente impugnarlo. Nel corso dell’operazione, con la quale i militari hanno controllato palmo a palmo tutto l’appartamento e le relative pertinenze, sono poi state trovate altre armi che, a differenza delle prime, non erano state denunciate ed erano quindi illegalmente detenute dai due uomini.

Occultati all’interno di un capanno per gli attrezzi, c’erano altri tre fucili di cui uno di costruzione artigianale. Una vera e propria arma clandestina, composta da un tubo di piccolo diametro assemblato con un calcio in legno fatto a mano ed un meccanismo di scatto rudimentale, ma funzionante. Nascoste in più punti all’interno dell’abitazione c’erano inoltre delle munizioni in calibro 36, perfettamente compatibili con le dimensioni della camera di cartuccia e quindi idonee ad essere sparate con quell’arma. Oltre a queste, è stata trovata una ingente quantità di cartucce per fucile, circa cinquecento suddivise per i vari calibri delle armi presenti in casa ed alcune di genere vietato.

All’interno di un mobile dentro casa, invece, è stato rinvenuto un revolver a salve al quale era stato rimosso il tappo rosso all’estremità della canna.

L’attività si inquadra nell’ambito delle pressanti indagini tempestivamente avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Messina Sud, in collaborazione con quelli delle Stazioni di Bordonaro e Messina Gazzi e del Nucleo Radiomobile di Messina, a seguito del ferimento di S.B., incensurato messinese di 53 anni, giunto al Pronto Soccorso del Policlinico universitario intorno alle 20.30 di lunedì 26 settembre 2016, accompagnato da un conoscente, con una ferita da arma da fuoco sul fianco sinistro.

 

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