L’uomo è stato incastrato dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona
Una vicenda a sfondo sentimentale condita da minacce, danneggiamenti e, infine, con l’incendio di un’autovettura. Il responsabile è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri di Patti. Si tratta di un 63enne del posto incastrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Il primo episodio risale allo scorso 22 agosto. L’uomo armato di coltello ha minacciato un 50enne per motivi passionali. Successivamente ha graffiato l’autovettura della vittima con il coltello, ha disattivato il freno di stazionamento facendo sbattere l’auto contro un palo dell’illuminazione pubblica.
Il secondo episodio risale allo scorso 13 settembre. L’uomo si è introdotto all’interno di un condominio dando fuoco all’auto del 50enne. L’incendio ha provocato danni anche a un’altra auto parcheggiata nelle vicinanze, alla facciata del palazzo e ad alcune biciclette. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri evitò che le fiamme si propagassero in modo incontrollato.
Ad incastrare ‘uomo sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. L’uomo, col volto travisato, è stato immortalato mentre è arrivato in zona con un’auto grigia e delle bottiglie in mano. Dopo aver appiccato l’incendio è risalito sull’autovettura rallentando la marcia per verificare che la sua azione era andata a buon fine.
L’autovettura è stata trovata in uso all’arrestato durante una perquisizione. Gli accertamenti effettuati sul mezzo hanno consentito di appurare che l’auto era intestata a un’autofficina della zona, ma in uso al 63enne, quale auto di cortesia.
Gli esiti dell’attività investigativa dei Carabinieri hanno permesso di documentare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza sul conto dell’indagato, ritenuti fondati dal Gip del Tribunale di Patti che ha disposto pertanto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
