La prossima consultazione referendaria è alle porte e, come spesso accade quando serve, il cittadino rispolvera la sua tessera elettorale e la trova “sold out”. Siano elezioni o referendum, la richiesta arriva puntuale a chi fa politica sul territorio a contatto con la gente e non si fa in tempo a spiegare qual è l’iter per rinnovare il “foglione”elettorale che puntualmente arriva la prima reazione scandita da semplici ma decise parole: “Allora non vado a votare”.
E’ una reazione normale soprattutto per il cittadino che abita in periferia che deve pensare ad arrivare al comune, posteggiare, trovare l’ufficio ed augurarsi di non aver dimenticato nulla.
Proprio per queste persone ma in generale per tutti i cittadini che non hanno il tempo per di arrivare al comune è necessario decentrare questo servizio attivando le sedi circoscrizionali in linea con quanto avvenuto ad esempio con ‘emissione delle carte di identità.
Agevolare i cittadini quindi per agevolare la democrazia e la partecipazione allo strumento referendario.
Chiara e netta quindi la proposta presentata, dal presidente della sesta circoscrizione Orazio Laganà e dal consigliere comunale Nino Carreri, al primo cittadino per migliorare i servizi e risolvere questo problema. I due esponenti politici chiedono al sindaco Accorinti di attivare presso le sedi delle Circoscrizioni, a cominciare da quelle più periferiche, il servizio, al fine di agevolare i cittadini ma anche la democrazia e la partecipazione allo strumento referendario.