Con 16 voti a favore e 15 contrari è stata approvata delibera per iter decadenza del Consigliere comunale di Messina
Oggi in aula mancava soltanto lui, il consigliere Maurizio Croce che è stato oggetto della delibera votata dal Consiglio comunale di Messina. E’ giusto sottolineare che Croce era assente giustificato, ma la sua scarsa presenza in Aula è stata anche motivo di polemica da parte del gruppo del Pd che lo invitava a dimettersi. Le dimissioni non sono arrivate e oggi il civico consesso si è espresso sulla “Contestazione al Consigliere dott. Maurizio Croce, delle cause di ineleggibilità e/o incompatibilità sopravvenuta di cui agli artt. 9 e 10, della L.R. 31/1986”.
Su questa proposta di delibera il Consiglio comunale di Messina si sarebbe dovuto esprimere lo scorso mese, ma è stato chiesto un ulteriore parere che ha fatto slittare il voto di trenta giorni. Per un solo voto (16 favorevoli e 15 contrari), il Consiglio comunale ha deciso di avviare la procedura di decadenza del consigliere Maurizio Croce. Al voto finale si è giunti dopo oltre due ore di ampio dibattito.
A fare da ago della bilancia è stato il Pd che si è accodato al gruppo dei consiglieri appartenenti allo schieramento del sindaco. I voti di Felice Calabrò e Antonella Russo hanno pesato maggiormente, considerato che la consigliera Cettina Buonocore, pur facente parte dello schieramento di “maggioranza”, ha votato contro la procedura di decadenza di Croce. La consigliera ha motivato il suo voto, ricordando un caso simile quando era in consiglio comunale Dino Bramanti. Se all’epoca il Consiglio avesse seguito la stessa linea odierna, la consigliera Buonocore sarebbe subentrata.
Adesso il consigliere Maurizio Croce avrà dieci giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni e il Consiglio comunale altrettanti giorni per poter proporre la delibera che farebbe formalmente decadere Croce dal civico consesso.
