Caritas Messina, si allarga l’area della povertà nella città dello Stretto

Partecipazione e sensibilizzazione. A partire, però, dai numeri. La dott. Francesca Giorgianni, coordinatrice dell’Help Center, che interviene a nome di don Francesco Pati (responsabile dei centri di accoglienza della Diocesi e fondatore dell’associazione di volontariato e cooperativa sociale Santa Maria della Strada, fuori per impegni istituzionali), torna a rivolgersi alla comunità ecclesiale e alla cittadinanza messinese per un invito che è ormai diventato irrinunciabile: partecipare a “On the road”, la manifestazione pubblica che porta sotto i riflettori i talenti, le sensibilità, le aspirazioni degli utenti dell’Help Center alla Stazione Centrale, e nel far ciò capovolge, ancora una volta e sempre rifuggendo da polemiche e critiche, l’opinione comune che disegna i “senza dimora” come cittadini “a parte”. “Conoscere i loro desideri e il loro impegno, i loro bisogni e le loro risorse – spiega Francesca Giorgianni in conferenza stampa alla Caritas diocesana – significa semplicemente riconoscersi in loro, e perdere l’antico vizio dell’esclusione sociale”.

L’appuntamento con “On the road”, la festa dell’Help Center, è per domenica 15 maggio a partire dalle ore 17, sempre nella sede della Stazione. Questa del 2016 è la quarta edizione. E l’Help Center, il servizio diurno di accoglienza, ascolto e supporto all’autoresponsabilizzazione dei senza dimora, tocca il quarto anno di attività. “Servizio che esiste e tiene duro – dice la dott.ssa Giorgianni – grazie alla caparbietà e a l’impegno di quanti credono nelle persone e nella loro capacità di reagire. Infatti, il centro non riceve alcun contributo pubblico e si aggiunge ai tanti servizi che Santa Maria della Strada già fornisce a servizio delle povertà di strada, gratuitamente, grazie alla Caritas e ai tanti sostenitori”.

Numeri anche questi, pur se contati in anni e lustri. Numeri che danno il senso di una presenza strutturata e necessaria, realizzata da Santa Maria della Strada con la collaborazione della Caritas diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela. Numeri ai quali altri devono aggiungersi.

Nei suoi primi tre anni di vita, lo Studio medico specialistico per i poveri che trova sede presso l’Help Center ha superato, non di poco, le diecimila prestazioni sanitarie erogate: 11.750 sono stati, infatti, gli interventi dei “medici di carità” guidati dal dott. Francesco Certo, presidente dell’onlus Terra di Gesù che, in sinergia con Caritas e S. Maria della Strada, ha dato vita alla struttura. Ma per il dott. Certo l’accento non va posto solo sulle “quantità”, piuttosto a colpirlo è un altro dato. Nel 2015 sale la percentuale di bambini visitati e curati. I minorenni erano il 7% del totale nel 2014, sono diventati il 10% l’anno scorso. Ed è questione, quella della cura e della salute dei più giovani, che non può essere sottovalutata. “I minori sono il nostro futuro. Ma soprattutto sono la nostra prima responsabilità come cittadini e come persone. Anche sulla qualità della vita dei più piccoli si misura il grado di civiltà di una comunità. E l’aumento, tra i nostri pazienti, dei minori di 18 anni è estremamente preoccupante”.

Ma non è tutto perché nel 4% di crescita degli utenti dello Studio medico che si è registrato nel 2015, altri dati meritano approfondimento. Il primo: gli italiani rappresentano ormai più della metà del totale. Erano il 46% nel 2014, sono il 52% nel 2015 (di provenienza africana sono il 20% degli utenti, dall’Europa dell’Est il 18% e dall’Asia il 10%). Il secondo dato: diminuisce l’incidenza dei senza dimora, passati dal 25% al 20% del totale. Il terzo dato: le visite generali, quelle durante le quali il medico indaga i sintomi, ascolta il paziente e formula la prima diagnosi, hanno rappresentato il 54% delle prestazioni erogate mentre le patologie cardiovascolari hanno rappresentato il 20%. E ancora: nel 2015 sono stati distribuiti gratuitamente tremila farmaci. Come a dire che migliaia di persone sfuggono, anche quando portatori di patologie potenzialmente gravi e bisognosi di cure ad hoc, alla rete del Servizio sanitario.

Ma l’identikit degli “ultimi” di Messina potrebbe essere fonte di sorpresa solo per chi non viva “on the road” come invece fanno gli operatori di Santa Maria della Strada e dello Studio Medico. “L’area delle povertà – sottolinea infatti il direttore della Caritas diocesana, don Giuseppe Brancato – si è allargata, anzi continua ad allargarsi. L’esistenza di tanti, di famiglie intere, cade al di sotto di quelle condizioni minime che garantiscono rispetto e dignità. E quello che si lancia oggi, grazie alle osservazioni scaturite dall’Help Center e dallo Studio medico, è l’ennesimo appello. Un appello che rivolgiamo a tutti, alle istituzioni come ai singoli. Sono indispensabili nuovi impegni e nuove politiche, sociali ed economiche, affinché si riesca ad invertire la rotta. Si tratta di mettere in campo, per un verso, misure di sostegno adeguate alle fasce deboli e, per altro verso, di promuovere nuova occupazione e nuova imprenditoria. L’alternativa, ovvero lasciare che le cose proseguano nella direzione attuale, è impensabile”.

 

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