“Nessuna volontà di sguarnire Taormina, anzi ci fa piacere che la nostra nota abbia acceso i riflettori sulla carenza della cardiologia pediatrica, problema cui vanno date risposte sia per la Sicilia orientale che per quella occidentale, per combattere i cosiddetti viaggi della speranza fuori dall’Isola”.
I deputati M5S Giorgio Ciaccio (Ars) e Giulia Di Vita (Camera), dopo l’enorme “cantonata” che avevano preso, chiedendo il trasferimento di cardiochirurgia pediatrica di Taormina all’Ismett di Palermo, poichè -a loro dire- l’esperienza della Perla dello jonio sarebbe stata fallimentare, adesso aggiustano il tiro e cambiano totalmente la versione dei fatti divulgata ieri tramite un comunicato stampa ufficiale.
Dopo le furibonde reazioni dei politici siciliani e dell’opinione pubblica che era rimasta letteralmente basita dalle dichiarazioni dei grillini, i due deputati adesso cercano di mettere una “toppa” all’enorme falla aperta ieri, sostenendo che Taormina non deve chiudere, anzi: “Conosciamo i problemi e le numerose criticità sul tappeto di questa complessa questione – dicono i deputati – però, da opposizione, chiediamo una soluzione a breve che dia risposte alle famiglie, evitando che vadano addirittura a Roma per ricevere l’assistenza completa, come già avviene. Per questo chiediamo che venga attivata la sede di Palermo, in via temporanea, in attesa dell’Ismep, come previsto dalla Regione, e che, al contempo, venga potenziata la sede di Taormina, anche in virtù delle peculiarità geografiche della Sicilia. Se ciò non dovesse accadere i siciliani sappiano che le responsabilità saranno da addebitare alle politiche sanitarie nazionali e regionali”.
Ci saremmo aspettati, oltre alla dichiarazione che modifica totalmente il senso del comunicato stampa di ieri, anche un ritiro dell’interrogazione parlamentare presentata all’Ars, ma forse chiediamo troppo ad una politica che, nonostante i proclami di facciata, stenta davvero ad essere al totale servizio dei cittadini.
