“CAOS”, prima nazionale al Teatro Vittorio Emanuele

Un viaggio nel pensiero di Pirandello tra sogno, identità e teatro

Da venerdì 24 ottobre al Teatro Vittorio Emanuele (in scena per quattro repliche consecutive) debutta in prima nazionale lo spettacolo CAOS. O della disobbedienza delle voci”, produzione Clan degli Attori – Clan Off Teatro e Teatro Vittorio Emanuele.

“CAOS. O della disobbedienza delle voci”, nato da un’idea di Mauro Failla, è scritto da Giusi Arimatea e diretto dallo stesso Failla. Il disegno luci è di Giovanni Maria Currò. Scene, costumi e grafica sono di Cinzia Muscolino. Il cast è composto da Tino Calabrò, Giuseppe Capodicasa, Michele Carvello, Giulia Mondello e Damiano Venuto.

Caos nasce dal desiderio di restituire Luigi Pirandello alla sua dimensione più intima, quella del dubbio, del sogno, della disobbedienza al reale.

Il caos” non è pertanto il luogo da cui tutto ha origine, ma la condizione mentale in cui lautore si perde per ritrovarsi, quella frattura fertile dentro la quale il teatro si insinua e diventa specchio, labirinto.

Pirandello è colto sul limitare della sua esistenza, quando le voci dei personaggi che ha creato diventano ossessioni, figure interiori che pretendono ascolto, si ribellano, disobbediscono allordine logico e narrativo, reclamano autonomia, vita.

Caos esplora la modernità e la complessità del pensiero di Luigi Pirandello, trasformando la sua poetica in un viaggio onirico dentro il labile confine tra verità e finzione.

È un dialogo immaginario tra lautore e i suoi personaggi, tra il padre e i figli, tra il volto e la maschera. In uno spazio sospeso e rarefatto, dove luci e ombre definiscono più i confini dellanima che quelli della scena.

Gli attori non interpretano i personaggi, ma li abitano, li attraversano, si lasciano attraversare da loro. Il gesto teatrale si fa confessione, vertigine, sogno condiviso.

E in questo intreccio policromo di metateatro e introspezione, Pirandello si muove tra le sue creature e i loro interrogativi più profondi, fino a confondere i piani di realtà e illusione.

La rielaborazione dei suoi pensieri e della sua weltanschauung è originale, ancorché funzionale alla riflessione sulla sottile linea che separa la verità dalla menzogna, lapparenza dalla realtà, la vita dalla forma.

Lorizzonte è quello di incertezza, di relativismo, di tendenze spersonalizzanti, di un sentimento soggettivo del mondo che abita le coscienze, di una diffusa inconsistenza dellio che prova a eludere le trappole della vita sociale, il conformismo, linsignificanza.

Date spettacolo:

venerdì 24 ottobre ore 21:00

sabato 25 ottobre ore 21:00

domenica 26 ottobre ore 17:30

lunedì 27 ottobre ore 21:00

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