Associazione a delinquere ed estorsione, tre arresti dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato Vittorio Contiguglia, originario di Ucria, 52 anni, pluripregiudicato per rapina, associazione di tipo mafioso, omicidio, furto, estorsione e porto abusivo e detenzione armi, e Paolo De Domenico, messinese, 47 anni, colpiti da ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.

Contiguglia è tenuto ad espiare una pena di 4 anni, 5 mesi e giorni 20 di reclusione, mentre De Domenico dovrà scontare 1 anno, 5 mesi e 8 giorni di reclusione, poiché riconosciuti colpevoli – insieme ad un terzo complice – dei reati di associazione a delinquere ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, commessi a Capo d’Orlando (ME) nel settembre e nell’ottobre del 2014.

E’ stato invece tratto in arresto dai militari della Stazione di Bordonaro Roberto Parisi, pregiudicato messinese 37 anni, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina. L’uomo dovrà espiare la pena di 7 anni di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reati di estorsione, commesso a Messina nell’ottobre del 2009.

Parisi, all’epoca Sorvegliato Speciale, in sella ad una Vespa Piaggio, dopo avere affiancato l’automobilista, ha simulato un incidente pretendendo dalla vittima l’immediato risarcimento del presunto danno subìto. La richiesta è stata di 500 euro per sistemare la situazione, minacciando di percosse la vittima in caso di rifiuto. I carabinieri hanno quindi deciso di far scattare la trappola ed il pomeriggio del giorno successivo hanno assistito alla cessione della somma dall’automobilista a Roberto Parisi, che attendeva la vittima insieme al proprio complice nel luogo concordato per la consegna del denaro. Appena incassati i soldi, è scattato il blitz dei militari, che hanno messo le manette ai polsi dei due uomini, traendoli in arresto in flagranza di reato per estorsione in concorso.

Come disposto dai rispettivi provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, i tre uomini sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

 

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