Se si riuscisse a scorporare gli asili nido dai servizi a domanda individuale, trasformandoli in “obbligatori per legge”, i benefici per il Comune di Messina sarebbero molteplici. Ne è convinto il consigliere comunale Libero Gioveni, che ha accolto con grande soddisfazione l’impegno affidatogli dall’assessore al Bilancio Luca Eller. Gioveni finalmente sembra aver trovato una sponda nella figura dell’assessore toscano, tant’è che quest’ultimo starebbe già lavorando per approfondire meglio la questione.
“I vincoli della compartecipazione del 36% dei costi nei servizi a domanda individuale (nella loro totalità) o il non rispetto di questa soglia percentuale stabilita dalla normativa vigente – afferma il consigliere – hanno sempre rappresentato un problema (evidenziato anche in più occasioni dal Collegio dei Revisori deiConti), anche per il conseguenziale aumento delle tariffe per le famiglie a basso reddito
Riuscendo invece ad estrapolare (e quindi a svincolare) gli asili nido da questa tipologia – prosegue Gioveni – si spianerebbe la strada verso un risparmio nella gestione dei servizi e per le tasche delle famiglie, aprendo di riflesso altri canali di finanziamento “extra comunali” per l’assistenza all’infanzia.
Per questo – rimarca convinto l’esponente centrista – ho voluto sempre tirare fuori dal cilindro (che non mi sono certamente inventato io) qualcosa che riuscisse a considerare questa categoria di servizi come essenziali per legge.
Gioveni cita anche alcune norme che dimostrerebbero quanto da lui asserito. Pertanto attende adesso il responso dell’assessore al Bilancio. “Se dovesse arrivare la “fumata bianca” – conclude fiducioso il consigliere comunale – certamente nella gestione complessiva dei servizi sociali, aMessina invertirebbe positivamente la rotta”.