Se le danno di santa ragione in piazza Libertà, otto arresti a Barcellona P.G.

Uomini e donne di due famiglie contrapposte se le sono date di santa ragione per motivi legati a querele e denunce pregresse. I Carabinieri dopo aver sedato la rissa hanno sequestrato mazze ed altri oggetti usati per colpirsi a vicenda. I militari hanno arrestato otto persone ritenute responsabili di rissa aggravata e porto abusivo di arma impropria.

Intorno alle ore 20.20 è giunta alla Centrale Operativa una segnalazione relativa ad una furibonda lite nella locale Piazza Libertà. Pochi minuti dopo, due pattuglie dei Carabinieri sono intervenute sul posto, notando un folto gruppo di persone, circa 50, tutte impegnate in una zuffa molto animata. Un gruppo più ristretto di persone, sia uomini che donne, si stavano percuotendo vicendevolmente facendo uso anche di bastoni. Con non poche difficoltà i militari sono riusciti a sedare la rissa in corso e ad identificare tutti i soggetti primariamente coinvolti: si trattava di 8 persone, componenti due nuclei familiari che avevano iniziato la lite già diversi minuti prima dell’intervento dei militari. Nel corso dei primi accertamenti, è stato riscontrato che le incomprensioni tra le due famiglie traevano radice in una serie di vicende conflittuali verificatesi nei mesi precedenti e sfociate in denunce querele reciproche presentate alle varie Autorità.

L’intervento tempestivo dei militari ha consentito l’immediata identificazione di tutti i soggetti coinvolti nella rissa e soprattutto che da quest’ultima non derivassero conseguenze assai più gravi rispetto alle varie lesioni, più o meno importanti, riportate da tutte le persone coinvolte, le quali sono state prontamente medicate presso il locale presidio ospedaliero di Barcellona P.G. Al termine delle concitate fasi di intervento, sono state trovate e sequestrate anche alcune mazze di legno usate impropriamente come armi da alcuni dei soggetti coinvolti nella vicenda.

Le persone tratte in arresto sono: Antonino Conti 30 anni, Fortunata Maria Tindara Mastroeni 28 anni, Giuseppe Rondone, 56 anni, Calogero Francesco Conti, 62, Nicola Lupo 45 anni, Maria Cesarina Trovato 44 anni, Tindara Trovato 47 anni e Concettina Trovato 53 anni, tutte legate da rapporti di parentela. Immediatamente sono stati tutti condotti in caserma per l’espletamento delle formalità di rito e successivamente tradotti presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dal Alessandro, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Alessandro Liprino.

 Nella giornata odierna, a seguito di udienza di convalida celebrata presso il locale Tribunale, il giudice Maria Celi, dopo aver convalidato gli arresti per tutte e 8 le persone coinvolte, ha disposto nei confronti di Antonino Conti, Calogero Francesco Conti, Maria Cesarina Trovato, Nicola Lupo e  Giuseppe Rondone, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, disponendo anche il rito per direttissima che si celebrerà il prossimo 10 maggio.

 

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