I Carabinieri l’hanno denominata operazione Tiramisù, dal noto ristorante di Taormina che lo scorso maggio fu saccheggiato di 200 bottiglie di vini pregiati. I malviventi proposero un riscatto per ottenere la refurtiva, ma il titolare del locale ionico denunciò tutto ai Carabinieri che oggi hanno arrestato Salvatore Santangelo di 36 anni residente ad Adrano (Ct), Alfio Petralia di 48 anni e Antonio Nicosia di 25 anni, entrambi residenti a Biancavilla (Ct).
All’epoca del furto la vetrina posta a protezione di vini fu mandata completamente in frantumi, il sistema d’allarme sradicato dal muro e lanciato, per essere annullato, all’interno di un bidone contenente dell’acqua, il lucchetto e la porta laterale sinistra distrutta. Il locale fu completamente messo a soqquadro e quasi distrutto.
Gli autori, in seguito, richiesero il pagamento di un riscatto minacciando, in caso contrario, la distruzione dell’intera refurtiva, la tipica formula “cavallo di ritorno” che in questo caso colpiva uno dei settori tipici della cittadina ionica, ovvero la ristorazione di qualità. In seguito alla denuncia sporta dal proprietario i militari iniziarono un’intensa indagine che portò presto all’individuazione dei tre arrestati.
I Carabinieri, al termine delle indagini, ritennero che il mandante del colpo fosse Salvatore Santangelo, Antonino Nicosi e Alfio Petralia, invece, gli autori materiali del furto. Quest’ultimo è accusato di essere anche il palo e l’ autista dell’autovettura utilizzata per caricare e trasportare la refurtiva. Santangelo è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” gli altri due presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria di Messina.
