Alimenti decongelati, cucinati in un capannone abusivo e trasportati in due lidi nel cofano di un’auto

I Carabinieri dei Nas hanno sequestrato 1,3 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione

Il Nas di Reggio Calabria e la Stazione Carabinieri di Scilla (Rc) hanno denunciato in stato di libertà il rappresentante legale di due stabilimenti balneari della nota località turistica.

L’attività, conclusasi la vigilia di ferragosto, ha avuto inizio con l’intuito dei Carabinieri della Stazione di Scilla. I militari hanno notato che due lidi balneari servivano alimenti non preparati in loco. Il cibo era trasportato nel portabagagli di autovetture, modalità assolutamente non idonea, viste anche le alte temperature.

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che gli alimenti venivano preparati e conservati in un capannone nei pressi dello svincolo autostradale.

L’ispezione dei Nas, coordinati dal Maggiore Giacomo Moschella, ha dato esito positivo. Infatti, nel capannone, direttamente riconducibile alla gestione dei lidi balneari, era stato allestito un deposito di alimenti e un laboratorio/cucina. Il tutto senza alcuna autorizzazione e con gravi carenze igienico strutturali. All’interno di numerosi pozzetti congelatori e di due celle frigorifero i militari hanno rinvenuto oltre una tonnellata di prodotti ittici (pesce spada e calamari) e preparati di pesce e di verdure (involtini di pesce spada, parmigiana, insalata di polpo) e prodotti da forno,congelati e senza le indicazioni o etichettature sulla provenienza.

Viste le condizioni di conservazione e quantità di alimenti rinvenuti, in ausilio ai Carabinieri è intervenuto il personale del dell’ASP di Reggio Calabria.  I medici hanno certificato il cattivo stato di conservazione degli alimenti. Oltre 120 Kg di pesce spada si presentavano di colore smorto e molliccio al tatto. I calamari venivano decongelati immersi in acqua rischiando la proliferazione di batteri. La mancanza di un abbattitore di temperatura avvalorava la tesi che gli oltre 1000 kg di preparati di pesce venivano congelati, poi decongelati e cotti ed ancora congelati. Successivamente stipati per essere poi consumati dai clienti dei lidi balneari. Tali procedure nonché le condizioni di abusivismo del deposito e della cucina, rappresentano condizioni di serio pericolo per la salute dei clienti.

A conclusione degli accertamenti oltre 1,3 tonnellate di alimenti sono stati sottoposti a sequestro penale. La Procura della Repubblica ha disposto l’immediata distruzione tramite una ditta specializzata. I proprietari dei lidi balneaari, oltre a essere denunciati, sono stati multati di 6.000 euro. Disposta l’immediata sospensione dell’attività del laboratorio/cucina e del deposito.

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