Al Vittorio Emanuele in scena “Per non morire di mafia”, di Pietro Grasso

Dal 31 marzo al 2 aprile al teatro Vittorio Emanuele di Messina Sebastiano Lo Monaco in “Per non morire di mafia”, di Pietro Grasso. La versione scenica è di Nicola Fano, l’adattamento drammaturgico di Margherita Rubino, la regia di Alessio Pizzech. “Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi.” E a scalzare i silenzi cui allude Pietro Grasso, giudice, procuratore nazionale antimafia, presidente del Senato, ben si presta il palcoscenico per ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana in modo schietto, affrontando anche i legami tra mafia e politica, gli scontri all’interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. Grasso affronta altresì gli intrecci attuali con la ‘ndrangheta e la camorra e traccia una mappa delle nuove mafie (cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane), individuando le strade e gli strumenti che ci permetteranno di non morire di mafia, di non sottometterci al suo potere. Non un semplice spettacolo ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità. 

 

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