Lo scorso 19 marzo, aveva smentito notizie di stampa che lo davano candidato alla poltrona di sindaco di Messina con il centrodestra, per le interlocuzioni in corso con il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. Adesso Dino Bramanti, direttore sanitario dell’IRCC Neurolesi-Piemonte, ha sciolto le riserve ed è ufficialmente in corsa per la prima poltrona di palazzo Zanca a Messina. A suo sostegno ci sono, al momento, tre liste di Francantonio Genovese, una di Nino Germanà, una di Forza Italia e una di Fratelli d’Italia, che ieri ha annunciato una frattura interna tra Franco Tiano ed Elvira Amata. A queste liste, quasi certamente, si aggregheranno quella della Lega di Carmelo Lo Monte e di Sicilia Futura di Beppe Picciolo, il cui addio al centrosinistra è ormai imminente. Bramanti sa bene che più liste lo appoggeranno, maggiore sarà la possibilità di vincere le elezioni. Ma alle Amministrative non è mai tutto così scontato come si pensa. A Messina, in passato, ha prevalso il voto disgiunto tra consiglio e sindaco e questo potrebbe portare ad inevitabili sorprese. A questo bisogna aggiungere anche i voti che, inevitabilmente Pippo Trischitta ed Emilia Barrile, riusciranno a “pescare” e che toglieranno al candidato della coalizione di centrodestra. Al momento pare che Bramanti non abbia alcuna intenzione di dimettersi dal suo incarico di direttore sanitario delle due strutture cittadine, poiché non ritiene il suo ruolo incompatibile. In caso di sconfitta, quindi, tornerà a dirigere l’IRCC Neurolesi-Piemonte, come ha fatto finora con risultati che sono, oggettivamente, sotto gli occhi di tutti.
