A dispetto del forte vento che soffiava sulle rive dello Stretto, si è disputata al “Franco Scoglio” la gara tra Messina e Fidelis Andria valevole per la 24ma giornata del girone C di Lega Pro. A decidere il match a favore dei pugliesi la rete di Piccinni al 3′, dopo la quale non riesce al Messina di pareggiare i conti. Mediocre di fatto la prestazione dei locali contro un’Andria tutt’altro che irresistibile.
Il tecnico peloritano Raffaele Di Napoli, costretto a fare a meno degli infortunati Cocuzza, Padulano e Salvemini, schiera contro i pugliesi di Luca D’Angelo, da cui lo separano appena quattro punti di vantaggio in classifica, Berardi tra i pali, Barilaro, Martinelli, Burzigotti e De Vito in difesa, Russo, Giorgione e Fornito in mezzo al campo, Tavares, Gustavo e Barisic nel reparto più avanzato.
Appena tre giri di cronometro e l’Andria passa in vantaggio con Piccinni, letteralmente sfuggito alla retroguardia avversaria. La prima iniziativa degli ospiti è così pagata a caro prezzo dai peloritani, che fino ad allora si erano scaldati con qualche palleggio sulla linea mediana e infruttuosi lanci lunghi. Debole la replica di Gustavo al 5′, sulla cui conclusione interviene agevolmente l’estremo difensore biancoazzurro Poluzzi. Si fa fatica in campo a imprimere la giusta direzione alla sfera a causa delle violente folate di vento. Al 13′ Tavares, atterrato in piena area, reclama invano il penalty alla direzione del direttore di gara Simone Sozza. Sfumato il raddoppio dei pugliesi al 16′, quando Berardi prontamente interviene su Bollino. Poi al 21′ l’occasione di pareggiare i conti è sui piedi di Fornito che dalla distanza costringe Poluzzi a deviare in corner. Non è che ci sia molto da annotare in un primo tempo di batti e ribatti, di rimpalli condizionati dal vento e davvero poche azioni significative da entrambe le parti. Sanzionato col giallo al 36′ Russo, reo d’una entrata scorretta su Onescu a metà campo. Chance per il Messina sul traversone dalla sinistra di De Vito, sfumata grazie all’intervento di Stendardo. Si va dunque a riposo sull’1-0 a favore della Fidelis Andria, frutto di un episodio più che d’una vera e propria supremazia in campo.
Formazioni invariate al rientro dagli spogliatoi. Ritmi ben più alti sin dalle prime battute. Tentativo di Fornito e intervento di Poluzzi al 46′. Poi tocca a De Vena, la cui conclusione termina a lato. Giallo al 54′ anche per Martinelli, che con il corpo ha impedito a Paterni di portarsi avanti lungo l’out destro. Prima sostituzione operata da Di Napoli: Scardina entra al posto di Barisic, entrambi frutto delle più recenti operazioni di mercato. Al 57′ splendida azione personale di Barilaro, cui non riesce la capitalizzazione dello sforzo su un tiro-cross da dimenticare. Sul taccuino del direttore di gara anche Tavares e Tartaglia, nell’occasione di una rissa presto sedata nell’area della Fidelis Andria. Grandolfo rileva intanto Bollino tra le fila pugliesi. Poi Baccolo subentra a Russo. Al 71′ un gran tiro di Giorgione dalla distanza e per un soffio Poluzzi, deviando in corner, scansa la rete del pari. Sull’1-0 a favore dei leoni risulta una mossa inspiegabile quella del tecnico peloritano, che completa il valzer dei cambi inserendo Zanini per Gustavo al 76′. Stacco di testa di Scardina, pescato in area da Giorgione, e sfera di un soffio a lato all’83’. Tenta a ripetizione il Messina di pareggiare i conti fino al triplice fischio. Ma neppure i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara bastano a evitare di lasciare il bottino pieno a un’avversaria che non ha certo brillato.