Il Messina “guastafeste” blocca in casa la Casertana

Continua a giocare il suo onesto campionato il Messina, negando i tre punti a una Casertana che rincorre i playoff. L’1-1 è la sintesi di un primo tempo giocato a viso aperto dai campani, passati in vantaggio al 4′ con Mancosu, e d’una ripresa in cui la formazione di casa non si è arresa agli ospiti fino alla rete del pari di Mileto al 68′, su assist del solito Giorgione.

Fa da scenario un “Franco Scoglio” assolato all’ultima gara casalinga per il Messina gestione Stracuzzi. In settimana sono circolate voci circa una possibile cordata disponibile ad aiutare il club peloritano nella prossima stagione. Al momento, tuttavia, la sola certezza è la permanenza in Lega Pro, obiettivo centrato in anticipo e senza grosse difficoltà. L’undici di mister Di Napoli incontra quest’oggi la Casertana di Romaniello, terza al pari del Foggia e appena un punto sotto il Lecce in zona playoff.

Al netto degli indisponibili, il tecnico peloritano schiera Addario tra i pali; Mileto, Martinelli, Burzigotti e De Vito in difesa; Fornito, Giorgione e Zanini in mezzo al campo; Tavares, Cocuzza e Gustavo in avanti.

Partenza aggressiva degli ospiti e neppure quattro giri di cronometro al gol di Mancosu, che raccoglie il corner di Negro e insacca la sfera. Come era prevedibile, a fare la differenza sono, sin dalle prime battute, le diverse motivazioni delle due squadre. A trazione anteriore i rossoblù, la cui difesa alta risulta una trappola per il trio offensivo peloritano, più volte pescato in posizione irregolare. È l’undicesimo minuto di gioco quando De Angelis spreca, a tu per tu con Addario, la limpida occasione del raddoppio fornitagli dalla retroguardia peloritana. Al 27′ l’azione personale di Negro si spegne con un tiro fuorimisura che neppure impensierisce l’estremo difensore peloritano. Alta anche la conclusione di Mancosu al 31′, prima che al 36′ replichi da fuori Gustavo, con un bolide che manca di un paio di metri la porta presieduta da Gragnaniello. E, in seguenza, Burzigotti raccoglie di testa la punizione calciata da Giorgione ma è impreciso nel tentativo di battere il numero 1 dei falchetti. Scivola via la prima frazione di gioco, senza regalare troppo spettacolo. Al quarantacinquesimo esatto il direttore di gara Edoardo Paolini di Ascoli Piceno manda le squadre a rifiatare negli spogliatoi. Gioverà alla Casertana, sulla scorta dei parziali negli altri campi, mantenere e possibilmente consolidare il vantaggio al rientro.

È un 4-2-4, dopo l’uscita di Burzigotti e l’ingresso in campo di Barisic, quello che affronta i campani nella ripresa. Ed è un Messina visibilmente più propositivo nell’approccio alla gara. Il primo giallo del match è alla direzione di Giorgione al 54′. Un minuto appena e impinguano il taccuino del direttore di gara prima Gustavo poi Agyei. Sfiora il gol del pari il Messina al 56′, quando il corner calciato da Giorgione e mal sfruttato da Gustavo oltrepassa l’intero specchio della porta senza che riesca a Martinelli di insaccarlo. Al 57′ mister Romaniello rileva Matute per Marano, mantenendo intatto l’assetto di gioco. Andrade per De Angelis al 64′, subito dopo il diagonale da fuori di Zanini e la respinta incerta di Gragnaniello su cui non può avventarsi Tavares da posizione irregolare. E, dopo qualche chance di troppo sfumata, il Messina riacciuffa i campani al 68′ con il solito cross di Giorgione, protagonista di un’intera stagione, e il destro di Mileto a battere il portiere rossoblù. Completa il valzer di cambi a sua disposizione Romaniello al 77′: Giannone per Alfgeme. Ci si aspettava di più, dopo la rete di Mileto, da una Casertana in corsa per i playoff. Poco invece da annotare nell’ultimo scorcio di match, fatta eccezione per la rete in fuorigioco di Tavares all’80’, cui seguono le proteste dei peloritani in campo. Il secondo cambio del Messina, all’83’, coincide con l’esordio del giovane Sebastiano Longo a rilevare Cocuzza. Tocca anche a Salvemini giocare un’esigua porzione di match e il “Franco Scoglio” è tutto in piedi a rendere merito al portoghese Tavares, tra i protagonisti della stagione, che si accinge a lasciare il terreno di gioco. Siluro di Gustavo, nel primo dei quattro minuti di recupero, intercettato a difficoltà da Gragnaniello. È su un pari tutto sommato giusto che si chiude l’ultimo match casalingo del Messina. Ai peloritani già salvi, che raccolgono gli scroscianti e meritati applausi di tutto lo stadio, il merito di aver anche oggi onorato il campionato.

 

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