Accorinti “dimentica” il parere delle Circoscrizioni, voto Piano Riequilibrio rischia di essere invalido

Cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa. Da quando sono nati i “Quartieri”, poi ridenominati “Circoscrizioni”, tutte le amministrazioni non li hanno mai considerati e non hanno mai attuato il tanto decantato “Decentramento”. Anche nell’occasione della rimodulazione del piano di riequilibrio, Accorinti e soci hanno totalmente bypassato le Circoscrizioni per i relativi pareri di competenza che, sebbene non vincolanti, sono obbligatori.

Tutti i sei presidenti di Circoscrizione, hanno espresso profondo senso di rammarico e sgomento, dopo avere appreso che domani il Piano di Riequilibrio è stato incardinato all’interno del Consiglio comunale, e ritengono che la votazione di domani potrebbe essere invalidata poiché manca un passaggio obbligatorio.

“Questa ulteriore “dimenticanza” testimonia l’inadeguatezza e l’impreparazione della Giunta comunale -affermano i presidenti delle Circoscrizioni-, che non può non conoscere le previsioni dei regolamenti comunali. Una impreparazione che viene ulteriormente certificata nella mancanza di trasparenza circa i contenuti delle modifiche apportate al Piano di Riequilibrio, che non sono conosciute e non sono note, tenute in una condizione di segretezza che totalmente ribalta quelle ispirazioni alla “trasparenza assoluta” della macchina comunale che pure a parole il Sindaco e gli esponenti della Giunta ad ogni piè sospinto propugnano”.

Parole dure che pesano come un macigno, quelle dei presidenti di Quartiere che considerano “un atto politicamente gravissimo che deve rendere noto alla città la improvvisazione e lo stato di confusione in cui ormai versa l’Amministrazione cittadina”. “Ancora una volta siamo noi a suggerire al Sindaco la strada più giusta per evitare che il Piano non venga votato secondo le previsioni regolamentari -concludono i presidenti-: trasmetta ai consigli circoscrizionali la delibera e chieda loro di convocarsi con la massima urgenza per esprimere il parere di competenza prima di portare la delibera in Consiglio comunale. Ne va, lo ripetiamo, della validità della deliberazione finale. Si badi: suggeriamo questa strada per la seconda volta e certo non per ammirazione di questa Giunta evidentemente impreparata al caso, bensì per amore di questa città, per amore e rispetto nei confronti dei tantissimi cittadini che aspettano, dalla votazione del Piano di Riequilibrio, finalmente un percorso di serenità per la città”.

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