A Messina crolla di tutto, ma nessuno controlla e si continua a giocare sulla pelle dei cittadini

Messina si conferma una città pericolosa, grazie all’incuria e all’abbandono che ha davvero toccato i massimi storici. Tanti alberi sono caduti ed abbiamo sempre detto che si è sfiorata la tragedia, così come i cartelloni pubblicitari durante le giornate ventose o i pali dell’illuminazione. Adesso un cartellone installato oltre 25 anni fa, come ne esistono tanti a Messina a rischio crollo ha ferito in modo gravissimo una 20enne che aspettava di prendere l’autobus per recarsi ad un corso di formazione. La giovane è ricoverata in fin di vita presso il Policlinico di Messina nel reparto Rianimazione. Adesso il cartellone è stato rimosso dai tecnici autorizzati dalla Procura della Repubblica per effettuare i rilievi richiesti dal Pm Pietro Vinci, titolare dell’indagine. I magistrati dovranno stabilire eventuali negligenze da parte di chi avrebbe dovuto sorvegliare ed eventualmente rimuovere quel cartello installato molti anni addietro, che si reggeva con delle assi di legno ormai marce. La Procura dovrà dare una risposta anche ai familiari di Simona, ancora scioccati e increduli, che sono al suo capezzale e pregano affinchè vinca la sua battaglia con la morte. Questo incidente si spera serva da monito e faccia svegliare coloro i quali, a qualsiasi titolo, sono preposto al controllo e alla sicurezza dei cittadini, affinchè si avvii un serio monitoraggio di tutti i pericoli esistenti in città e che potrebbero colpire da un momento all’altro gli incolpevoli cittadini, così come è accaduto a Simona. Di episodi ce ne sono stati tanti, troppi, ma fin quando non si verifica un incidente grave come quello avvenuto ieri mattina, evidentemente nessuno si preoccupa più di tanto. La Dea Bendata più volte ha graziato i cittadini mssinesi, ma stavolta forse ha voluto inviare un messaggio preciso ai colpevoli che continuano a fare demagogia, mentre la città muore e cade nell’oblio.