All’epoca dei fatti l’episodio destò grande scalpore nell’opinione pubblica per la cudeltà e violenza delle modalità con cui è stato effettuato. Adesso arriva la condanna. Dieci anni e otto mesi di reclusione. Questa la decisione presa ieri dalla gup Daniela Urbani che ha condannato un 28enne per aver violenza sessuale, tentato omicidio e rapina ai danni della sua ex convivente. Una 23enne che all’epoca dei fatti era incinta di sei mesi. È successo il 13 agosto dello scorso anno in autostrada. I due erano a bordo dell’auto del 28enne che prima ha colpito la sua ex con pungi al viso, l’ha costretta a subire un rapporto orale e l’ha persino ferita con un punteruolo in più parti del corpo. Al termine della violenza le ha preso la borsa e il telefono cellulare, quindi l’ha scaraventata dall’auto lungo l’autostrada. Solo per un caso fortuito la donna non è stata investita. Un camionista l’ha soccorsa ancora sanguinante e ferita. L’ha portata in ospedale. L’uomo ha scelto di essere giudicato in abbreviato. La sostituta Roberta La Speme aveva chiesto la condanna a 9 anni. La gip Urbani ha deciso diversamente, infliggendo una condanna ancora più pesante. Inoltre ha accordato il risarcimento alla parte civile, da liquidarsi poi in un successivo procedimento civile. Respinta la richiesta del Legale dell’uomo che aveva richiesto al gup Urbani l’effettuazione di una perizia sullo stato psichico del suo assistito, istanza che il giudice ha rigettato.