Tonino Genovese confermato segretario generale Cisl Messina, in segreteria anche Crisafulli e Alibrandi

Tonino Genovese è stato confermato, per la terza volta, segretario generale della Cisl Messina. Ad eleggerlo è stato il XVIII Congresso territoriale del sindacato che si è tenuto presso l’Arsenale Militare AID di Messina al termine di due giorni di lavori molto intensi che hanno visto una larghissima partecipazione di rappresentanze istituzionali, politiche e religiose, oltre che del mondo del lavoro. Tonino Genovese sarà affiancato dalla segreteria composta da Mariella Crisafulli e Antonino Alibrandi.
L’apertura dei lavori è stata caratterizzata dalla relazione del segretario generale Tonino Genovese che ha affrontato i temi di attualità che interessano il mondo sindacale e il territorio. «Alcuni indicatori della provincia di Messina – ha detto il segretario generale Tonino Genovese – mostrano quanto siano gravi e tendenzialmente preoccupanti le condizioni socio-economiche e rappresentano una realtà in ginocchio, che fatica ad invertire il trend e che, dolentemente, si trascina verso un declino pericolosamente irreversibile».
«A Messina – ha continuato – non solo si invecchia sempre di più, ma diminuisce anche la popolazione (dato questo in controtendenza rispetto al dato sia siciliano che italiano). Ci sono poche nascite e i giovani, senza una prospettiva vera di lavoro cercano soluzioni di vita altrove. Una condizione, oggi, che crea un aumento dei bisogni delle tutele e del sostegno sociale con la crescente necessità di attenzioni nei confronti della povertà e del diritto alla casa, alla salute, all’assistenza sociale. Il disagio sociale intreccia dimensioni e settori diversi del vivere quotidiano. La povertà assoluta, in particolare in Città, è un’emergenza che ha impellente necessità di una risposta concreta perché chiude orizzonti ai bambini e nega il futuro ai giovani. Serve un segnale forte e concreto che restituisca dignità e speranza a chi è ultimo ma non per sua volontà».
Tonino Genovese ha evidenziato anche il lavoro di questi ultimi anni della CISL di Messina. «Strutturato, organizzato e riadeguato alle esigenze, con scelte nate dal confronto continuo, dalle analisi dei dati territoriali, dalla loro elaborazione e dai bisogni che scaturivano e che ci hanno spinto a creare piattaforme e gruppi di studio interessati solo alla soluzione dei problemi. Adesso, dobbiamo consolidare l’organizzazione e rilanciare, utilizzando strumenti innovativi, aumentare la partecipazione diretta. In una sfida, nuova e moderna, da affrontare e vincere con la passione sociale e l’impegno tradizionale delle nostre radici. Il rispetto delle regole, il rispetto della comunità, siano stimolo vitale per quanti intendono costruire e non rassegnarsi alla sopravvivenza. Per affrontare sfide nuove dobbiamo pensare a costruire un territorio che viva di lavoro, che favorisca la produzione di reddito e la sua redistribuzione. Per fare questo c’è bisogno di un’impresa».
Le conclusioni del Congresso, al termine di due giorni di dibattito e confronto, sono state del segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo che ha ribadito l’importanza della realizzazione del Ponte. «Lo abbiamo sempre ritenuto un’opera strategica e non ha un costo eccessivo. L’ultimo studio di Rfi ha stimato in circa 3.5 miliardi. È una spesa che può essere effettuata perché creerebbe sviluppo e opportunità di lavoro per attrarre investimenti adesso fermati dal gap infrastrutturale e logistico della regione. Il Ponte sarebbe un volano di sviluppo per l’intera isola integrandolo alle altre opere, come il raddoppio ferroviario Catania-Palermo e la chiusura dell’anello autostradale».

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