Se ci fosse stato un servizio di ambulanza e pronto soccorso per animali, quel cane non sarebbe morto. E’ questo il coro unanime che si è levato ieri a Spadafora, ma che ha fatto eco anche sui social, dopo il decesso di un quadrupede nel comune tirrenico del messinese. E’ accaduto ieri pomeriggio intorno alle 17 sulla SS 113, quando un cane è stato investito da un’autovettura mentre attraversava la strada. Il cane era riuscito a fuggire ai suoi padroni, che avevano denunciato la scomparsa, e non era abituato a muoversi tra il traffico urbano. L’autista del mezzo che lo ha centrato in pieno si è fermato ed ha chiamato i soccorsi. Sono arrivati immediatamente i Carabinieri che hanno regolato il traffico veicolare, nel frattempo è stata rintracciata anche la padrona che è giunta sul posto. Le persone del luogo hanno messo un messo un telo bianco per proteggere la povera bestia dal freddo e dalla pioggia. Tante le telefonate a veterinari, ma la giornata di domenica non ha aiutato affatto le operazioni di soccorso e molti risultavano irreperibili. Ironia della sorte, il cane è stato investito nei pressi di un’ambulatorio veterinario, ma anche questo era chiuso. Dopo circa un’ora e mezza è arrivato un medico in zona, ma purtroppo era già troppo tardi, la povera bestia era già spirata. Questo episodio deve far riflettere tanto sull’arretratezza in cui versano nel nostre zone. Se fosse stato attivo un servizio di ambulanza veterinaria, come esiste nel comune di Messina, oggi quasi certamente quel cane sarebbe sopravvissuto.