Sfregio alla targa per Beppe Alfano

Assostampa Messina: “Offesa memoria che va tutelata”

Il profondo sdegno e amarezza per l’ignobile atto di vandalismo alla targa toponomastica della piazza intitolata al giornalista Beppe Alfano è stato espresso a nome della Fnsi dal segretario provinciale di Assostampa Messina, Sergio Magazzù.

Il gesto vandalico non solo offende la memoria di un giornalista che con le sue inchieste aveva messo in luce gli intrecci tra mafia, imprenditoria e collusioni con la politica – ha aggiunto Magazzù .- Ma dimostra anche il disprezzo verso quei valori di giustizia e rispetto che ognuno dovrebbe tutelare”.

Assostampa, nel manifestare solidarietà alla famiglia di Alfano, ha ribadito l’impegno a custodire i valori e mantenere la memoria di tutti i giornalisti caduti nell’esercizio della professione.

Nel post in cui denuncia l’atto vandalico, Sonia Alfano, ringrazia anche Giuseppe Cardinale e Vassily Sortino che le avevano inviato le foto. La figlia del giornalista ucciso dalla mafia annuncia che è stata presentata ai carabinieri una denuncia contro ignoti.

La figlia Sonia Alfano ha dichiarato: «Mio padre fa più male da morto che da vivo. Mi dispiace per gli abitanti di Barcellona Pozzo di Gotto, non per me o mio padre.
Quella scritta non è opera dei ragazzini, perché neanche lo conoscono.
Non è la prima volta che accade qualcosa a quella targa. In passato è stata buttata giù e l’amministrazione non se ne era accorta».
E ancora: «C’è una piccola parte di Barcellona Pozzo di Gotto che ha paura che emerga tutta la verità sull’omicidio di mio padre. Perché manderebbe in carcere avvocati importanti».
«Non è normale – dicono Giuseppe Emanuele Cardinale e Vassily Sortino – che debbano essere due podcaster a denunciare. Quella scritta volgare sulla targa toponomastica dedicata a un eroe antimafia, è stata aggiunta lì chissà da quanto tempo.
È palese che in tanti hanno fatto finta di non vederla. Speriamo che le istituzioni di Barcellona Pozzo di Gotto, partendo dal sindaco Giuseppe Calabrò, stiano più attente a ciò che accade nella cittadina e ai veri simboli da non dimenticare mai».

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