Conferenza stampa nella sala “Mino Licordari” dello stadio Franco Scoglio
Dopo la presentazione degli ultimi arrivati in casa Messina, Gabriel Meli, Kevin Haveri e Jacopo Gelli, Il direttore sportivo Domenico Roma ha tenuto una conferenza stampa al Franco Scoglio.
In premessa il ds ha tenuto a precisare che coloro i quali sono andati via non è giusto additarli come mercenari ma “sono solo calciatori che non sono stati lungimiranti”.
Successivamente Roma ha fatto una rapida sintesi in merito alle entrate (15) e uscite (12) specificando le condizioni che la societĂ aveva giĂ reso note nei vari comunicati stampa.
Il direttore sportivo poi ha raccontato il primo giorno a Messina: “Sono arrivato e ho trovato solo 13 calciatori e molti volevano andare via. Ho subito capito che qui servivano prima uomini che calciatori. Ed è ciò che ho fatto, chi è arrivato sapeva benissimo che eravamo in difficoltà e questo valorizza ancora di più questi calciatori”.
Il ds ha poi raccontato un simpatico aneddoto di fine campagna acquisti: “Un calciatore mi ha chiesto come mi sentivo e mi ha detto che devo essere felice perché ho creato un gruppo folle”. Un lavoro fatto in 18 giorni di cui 3 dedicati alla ricerca dell’allenatore.
“Adesso vedere i giocatori allenarsi è una gioia. Sono felici e sanno che devono lottare per tutta quella gente che ci sostiene e ci supporta. Abbiamo cercato di offrire al mister una rosa che gli potrà consentire di mettere in campo diversi moduli”.
Tre calciatori sono rimasti fuori, fuori lista, ma non fuori rosa: Curtosi, Ndir e Mamona. Anche su di loro Roma ha voluto precisare che: “Curtosi si sta allenando in un modo eccellente perché sa di essere fuori lista non non dal progetto. Per Ndir e Mamona stiamo cercando soluzioni sul mercato estero”.
Roma ha poi elogiato calciatori che hanno il compito di trascinare i compagni come Crimi e Petrucci. Infine ha svelato che Garofalo aveva ricevuto una offerta economica importante ma ha preferito rimanere a Messina.
Infine un inevitabile elogio ai tifosi: “Sono stati straordinari e non possiamo che ringraziarli. Io a loro non devo rivolgere alcun appello perché loro sono più consapevoli di noi e sanno bene cosa fare. E poi chi sono io per dire a persone che hanno 60 anni di stadio sulle spalle se venire o meno alle partite?”.