La Corte dei Conti interviene sul bilancio Consuntivo 2015 e Previsionale 2016/2018 del Comune di Messina, con un severo ammonimento, smentendo i toni trionfalistici dell’amministrazione Accorinti e soprattutto dell’assesore al ramo Cuzzola che più volte dalle pagine del suo blog si è vantato di avere compiuto atti di riordino dei conti pubblici, quasi come fosse Mandrake.
Sulla vicenda si registra l’affondo di CapitaleMessina che ricorda la conferenza stampa di gennaio 2017 quando la Giunta dichiarò l’approvazione del bilancio previsionale 2017 “tra le prime città d’Italia”. E presto si rivelò un bluff. “È del 3 aprile 2017 invece -affermano Paolo Bitto e Gianfranco Salmeri- la successiva dichiarazione sullo stesso bilancio dell’assessore Cuzzola: “Il nostro bilancio sarà pronto prima di Pasqua”. Ma anche quella volta si è rivelato un buco nell’acqua. Il Bilancio sarà approvato solo a fine luglio, questa volta senza proclami.
Adesso arriva questa ulteriore doccia fredda della Corte dei Conti sul Previsionale 2016/2018. “Ma anche sul fronte Messinambiente-proseguono i rappresentanti di CapitaleMessina- non si risparmiano i rilievi dei Magistrati Contabili, che denunciano la mancanza di copertura finanziaria del concordato, e accusano l’Amministrazione di effettuare operazioni finanziarie che ipotecano il futuro della città, rinviando il problema alle prossime amministrazioni. E la Giunta Accorinti, che ha fatto della trasparenza e della legalità il proprio cavallo di battaglia, viene bacchettata anche sul fronte dei debiti fuori bilancio, che la Corte scrive essere in questi ultimi anni cresciuti, sottostimati e non riconosciuti.
Che dire in conclusione? Riteniamo che, innanzitutto per rispetto verso i cittadini, sarebbe preferibile che da qui a giugno 2018, quando questa disastrosa esperienza amministrativa volgerà al termine, si evitino annunci trionfali, dichiarazioni roboanti. Pensino invece gli assessori, se ci riescono, a lavorare questi ultimi mesi producendo risultati concreti, e non annunci”.