Reddito inclusione sociale, al Comune di Messina nessuno sa nulla!

Ieri primo giorno per richiedere il Reddito di inclusione sociale, il cosiddetto REI, e primi disagi per i cittadini messinesi. Secondo quanto previsto dalla norma, è il Comune a dovere raccogliere le domande, verificare i requisiti di cittadinanza e residenza e inviarle all’Inps entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione.

Ma molti cittadini che si sono recati presso il Comune di Messina per richiedere la nuova misura per il contrasto alla povertà, sono stati informati dall’Amministrazione (Servizi Sociali, Circoscrizioni ecc.), come sia ancora presto, oppure che il Comune non se ne occupa e che tutto è demandato ad alcuni Patronati.

«Da qui si evince come questa Amministrazione» scrive il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, al Sindaco Renato Accorinti e all’Assessore ai Servizi Sociali Nina Santisi, «che doveva tutelare dal “basso”, di fatto, continua a negare diritti e opportunità ai suoi cittadini, soprattutto a quelli più deboli ed indifesi».

Genovese e la segretaria provinciale della Cisl con delega alle Politiche Sociali, Mariella Crisafulli, ricordano inoltre che «quello del Reddito di Inclusione è un bando a sportello, significa che chi arriva prima e ha i requisiti avrà maggiori possibilità di aver riconosciuto il suo diritto. Ci risulta anche che dal Dipartimento ai Servizi Sociali non sia stata mandata alcuna informazione sulla nuova misura agli Sportelli per il Segretariato Sociale presso le Circoscrizioni, avviati lo scorso settembre dall’Amministrazione, con tanto risalto sulla stampa locale, “per rimuovere le disuguaglianze nell’accesso ai servizi”. Spot, solo propaganda».

La Cisl di Messina chiede pertanto con urgenza quali provvedimenti l’Amministrazione abbia adottato affinché i cittadini messinesi possano accedere alla nuova misura di contrasto alla povertà. Le sedi della Cisl e i servizi di Patronato e Caf sono comunque a disposizione degli utenti per l’assistenza nella compilazione della domanda. «Infatti, questa mattina, sono state già decine le persone che si sono rivolte al nostro Centro Servizi in cerca di chiarimenti visto che dal Comune non avevano ottenuto alcuna informazione», conclude Genovese.

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