Resta in carcere A. M., il 25enne fermato dalla polizia di Stato, su disposizione della Procura, con l’accusa di aver tentato di uccidere la sua ex ragazza, Y. B., 22 anni, gettandole addosso della benzina e appiccando il fuoco. Lo ha deciso il Gip di Messina malgrado la giovane continui a difendere l’indagato.
Ad aggravare i sospetti sul 25enne, secondo quanto emerge dall’ordinanza,numerosi elementi di prova raccolti grazie all’attenta e rapidissima attivitĂ investigativa della Squadra Mobile della Questura di Messina, Sezione Reati contro la Persona che avrebbero consentito di evidenziare un quadro chiaro ed una ricostruzione attendibile dei fatti: la registrazione della telefonata al 118; le dichiarazioni dei numerosi testimoni e le risultanze del sopralluogo nell’appartamento della vittima; l’acquisizione delle immagini provenienti dalle telecamere site nei pressi del distributore di benzina dove l’indagato si sarebbe procurato il liquido infiammabile, ed infine la inverosimiglianza delle ricostruzioni difensive, tutto ha portato all’emissione da parte del Giudice di una ordinanza custodiale in carcere, motivata dalla estrema gravitĂ del fatto e dall’altissimo pericolo di reiterazione da parte dell’indagato di simili delitti.
La mancata collaborazione della persona offesa, sia essa determinata dal persistente legame sentimentale con l’indagato o dovuta al timore ed alla debolezza psicologica legata allo stato di shock, lungi dal procurare dubbi nel decidente, ha semmai dimostrato la situazione particolarmente allarmante in cui ancora versa la vittima ed il grave quadro cautelare a carico dell’indagato.
Le indagini proseguono a completamento degli elementi giĂ acquisiti.