Sconto di pena in appello per Adelfio Perticari, che a febbraio era stato condannato a 30 anni di carcere, perché riconosciuto colpevole di aver ucciso il 9 aprile dello scorso anno Giuseppe De Francesco. Era stata accolta la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco che aveva chiesto il massimo di condanna per l’accusa di omicidio aggravato dal metodo e dalle finalità mafiose contestata a Perticari. Adesso in Appello la condanna è stata ridotta a 20 anni.
Dalla ricostruzione dei fatti degli inquirenti, l’omicidio si sarebbe consumato dopo un tentativo di chiarimento non andato a buon fine. Il movente sarebbe riconducibile ad un primo episodio che ha visto Perticari non “obbedire” ad un volere di De Francesco che avrebbe richiesto ai commercianti della zona di tenere le saracinesche abbassate durante il funerale di un giovane. Perticari le avrebbe tenute abbassate a metà e questo scatenò la rabbia della vittima che effettuò diversi fatti ritorsivi nei confronti del figlio di Perticari.
Perticari non avrebbe più accettato questa situazione ed avrebbe deciso di chiarire con De Francesco. Chiarimento che non sarebbe andato a buon fine e sfociato con l’omicidio del 20enne. Dalle riprese delle telecamere della zona, che hanno portato anche all’arresto di due persone per favoreggiamento, (uno ha trasportato il 20enne in ospedale l’altro ha accompagnato Perticari nel vicoletto) si notò un andirivieni da un vicoletto sia di De Francesco che di Perticari, il quale dopo un’animata discussione, sarebbe tornato armato di pistola per uccidere il 20enne.