L’operazione antidroga scattò a Messina lo scorso 16 luglio con i relativi arresti
L’operazione antidroga denominata “Penelope” scattò lo scorso 16 luglio a Messina con conseguenti arresti dei Carabinieri. All’epoca fu scoperta la base operativa del clan operante nel rione Ritiro a Messina che si riforniva di droga dalla Calabria e da Catania.
Adesso si è tenuta l’udienza preliminare presso il Tribunale di Messina e la Pm Francesca Bonazinga ha chiesto 13 condanne.
Le indagini ch eportarono all’operazione Penelope furono effettuate nell’arco temporale che va dal novembre 2020 al settembre 2021. Fu stato scoperto un sodalizio criminale, operante a Messina, in grado di gestire una efficiente rete di distribuzione di consistenti partite di marijuana e cocaina, provenienti da Catania e dalla Calabria.
Furono delineati gli assetti del gruppo criminale, individuati promotori e organizzatori, gli incaricati alla detenzione e alla cessione della sostanza, nonché alla contabilità derivante dal relativo commercio.
La base operativa del sodalizio venne individuata nell’appartamento di uno degli arrestati. Si trovava nel rione “Ritiro” di Messina ed era utilizzato quale luogo privilegiato di programmazione delle strategie consortili, anche in momenti di fibrillazione dovuti all’arresto degli associati. Ma anche come punto di stoccaggio e occultamento delle sostanze stupefacenti.
Le investigazioni misero in luce il ruolo attivo della componente femminile della compagine, che sarebbe stata deputata al supporto logistico nella fase del reperimento e del trasporto della droga, nonché al mantenimento economico degli affiliati.
Singolare, tra l’altro, il gergo utilizzato per lo smercio delle dosi di stupefacente, indicate come “profumo”. I Carabinieri nel corso delle indagini avevano già arrestato sei persone in flagranza di reato e sequestrato complessivamente 8 kg di sostanza stupefacente, tra cocaina e marijuana.
Di seguito le richieste di condanne per i 13 imputati:
Domenico Arigó 15 anni;
Fabio Fobert 10 anni;
Davide Luca Papa 8 anni e 6 mesi;
Maria Militello 8 anni;
Antonina De Marco 8 anni;
Benedetto Mesiti 8 anni di reclusione e 24.000 euro di multa;
Filippo Bonanno 8 anni e 24.000 euro di multa, per di multa;
Michele Saja 6 anni e 8 mesi;
Sabrina Sciuto 6 anni e 8 mesi;
Lavinia Cananzi 4 anni e 16.000 euro di multa;
Francesca Arena 4 anni e 16.000 euro di multa;
Jonatan Sergi 4 anni e 16.000 euro di multa;
Lorenzo Micalizzi 4 anni e 16.000 euro di multa.