La storica piazza “Francesco Lo Sardo”, meglio nota come piazza del Popolo, disponeva al suo perimetro e al suo interno di diversi pali della pubblica illuminazione di un certo rilievo sotto il profilo storico e architettonico. Si trattava di vecchi pali in ghisa (seppur taluni privi di lampade) che ben si coniugavano con lo stile architettonico e urbanistico della stessa piazza e dei suoi storici palazzi che ne formano la circonferenza.
“Sembra alquanto curioso-afferma il consigliere Libero Gioveni-, per non dire un “pugno nell’occhio”, il fatto che questi bellissimi pali, certamente per motivazioni valide di cui chiederò alla fine, siano stati sostituiti con altri normalissimi e modernissimi sostegni in ferro che però, a parere dello scrivente (ma posso assicurare anche a parere di parecchi cittadini che sono rimasti sorpresi per questo tipo di intervento), non possono essere considerati certamente “azzeccati” o confacenti rispetto alle caratteristiche architettoniche della piazza, anche per il fascino che i vecchi pali in ghisa assumevano.
Sia ben chiaro, tuttavia -chiarisce l’esponente centrista- che non si vuole disquisire sulla necessità (certamente giustificata) di migliorare il livello dell’illuminazione della piazza, bensì comprendere il perché non si sia tentato di ottenere questo obiettivo mantenendo o garantendo integro lo stile storico-architettonico dei luoghi”.
Pertanto Gioveni interroga il sindaco e gli assessori competenti per conoscere: i reali motivi che hanno portato alla sostituzione dei vecchi pali in ghisa di piazza del Popolo; quale destinazione abbiano avuto gli stessi pali o le loro modalità di smaltimento.