Nuova Rete Ospedaliera, Picciolo: “Gravi problematiche a Barcellona, Papardo ridimensionato”

A poche ore dall’approvazione della nuova Rete Ospedaliera siciliana, il deputato regionale di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, critica fortemente le problematiche che si verranno a creare al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. L’esponente politico attende la controproposta dell’Assessore regionale Baldo Gucciardi che si sarebbe già dimostrato possibilista sulle correzioni da apportare. “L’approvazione in commissione in tempi europei della rete ospedaliera -afferma Picciolo- è una bella notizia ma non possiamo sottacere la grave penalizzazione del “Cutroni-Zodda”, che esce fortemente ridimensionato dalle rigide scelte ministeriali alle quali è stato inchiodato l’assessorato, costretto a presentare un modesto ed improponibile modello di Presidio ospedaliero che andrà quindi radicalmente riformato e/o riproposto. Il “caso” Barcellona -spiega il deputato regionale- nasce dalla tutela dell’incolumità dei pazienti da trasferire dal nosocomio di Milazzo a quello di Barcellona; il Ministero ha infatti ritenuto improponibile la divisione dei reparti perché rischiosa per i pazienti, ma al contempo è giusto ricordare che non si può mantenere in vita mezzo ospedale, dobbiamo quindi ridare una mission al presidio.
Buona -prosegue Picciolo- per il resto la programmazione della rete della Azienda Sanitaria Provinciale (Sant’agata, Lipari e Mistretta), con punte di eccellenza su Taormina e Patti; quest’ultima struttura, nonostante la classificazione di ospedale di Base, per via delle coincidenze della rete dell’infarto e quella dei punti nascita (entrambe allocati a Patti) con relativi reparti collegati, viene notevolmente potenziata rispetto alla sua dotazione base più di un Dea di I livello.
Ridimensionato il Papardo dalla perdita del “gioiello di famiglia” Piemonte. Il nosocomio della zona nord della città si vede tagliare molti posti letto e alcune strutture complesse di ottimo livello per accordi interaziendali non tutti condivisi. Discorso a parte per l’hub Policlinico che fa la sua grande parte, ovviamente, con le tante strutture cliniche e didattiche presenti ed operanti. Sovrabbondante l’offerta dell’Irccs Neurolesi-Piemonte, oltre ogni più rosea aspettativa per un giovane e rampante ospedale del centro cittadino.
Nel complesso piccoli errori, alcuni già emendati altri – a mio avviso – emendabili. Tutto bene dunque tranne la “trave nell’occhio”  rappresentata da Barcellona che diventa una gravissima criticità da risolvere appena avremo capito la controproposta dell’Assessore, che comunque -conclude Picciolo- non si è minimamente voluto sottrarre al confronto su questo tema così importante, sul quale peraltro sentiremo certamente i cittadini per dare loro risposte vere”.

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