Neoplasia Mammella: importanti risultati ottenuti all’ospedale di Taormina

Le pazienti trattate hanno una percentuale di sopravvivenza più alta e una migliore qualità di vita

Numerosi studi scientifici dimostrano che i pazienti affetti da neoplasia della mammella trattati all’interno di un servizio dedicato, la Breast Unit, hanno una percentuale di sopravvivenza più alta e una migliore qualità di vita.

Le donne affette da neoplasia della mammella che afferiscono, infatti, alla Breast Unit dell’Ospedale S. Vincenzo di Taormina, di cui è responsabile la dott.ssa Luisa Puzzo, sono seguite, durante tutto il loro percorso, da diverse figure professionali dedicate. Radiologo; senologo; chirurgo senologo; chirurgo plastico; oncologo; anatomo patologo; radioterapista; genetista; cardioncologo; infermieri dedicati; case manager; data manager; fisioterapista; psiconcologa, con la collaborazione della ONLUS Salus.

L’Unità Operativa Semplice Dipartimentale fa parte del Dipartimento di Oncologia diretto dal dott. Francesco Ferraù. Nella UOSD di Chirurgia Senologica si effettuano interventi chirurgici per patologia neoplastica della mammella e per patologia benigna.

Ogni singolo caso viene preso in carico e discusso nel corso di un meeting multidisciplinare settimanale per una valutazione pre e post-operatoria. Per formulare una strategia terapeutica, con indicazioni specifiche per la chirurgia, per la terapia medica, per la radioterapia.

Nelle pazienti affette da tumore si eseguono interventi chirurgici conservativi avvalendosi di tecniche di oncoplastica. Se necessario, di mastectomia radicale (asportazione in toto della mammella), a cui segue il tempo ricostruttivo.

La ricostruzione della mammella per chi ha subito un intervento di asportazione di tumore può essere effettuata nello stesso tempo chirurgico, se le condizioni sono favorevoli, o in un secondo intervento.

La ricostruzione può essere eseguita con protesi mammarie, tessuto autologo o con modalità ibrida, utilizzando sia protesi che tessuto autologo.

I progressi nelle tecniche di ricostruzione della mammella garantiscono anche di poter ricostruire il complesso areola capezzolo, quando richiesto. Anche di ripristinare perdite di tessuto mammario con l’ausilio di infiltrazioni di tessuto adiposo (Lipofilling). Ciò permetterà così di ottenere ricostruzioni mammarie sempre più soddisfacenti e naturali.

L’analisi molecolare del linfonodo sentinella, necessaria per escludere la presenza di eventuali metastasi linfonodali, avviene in sala operatoria. Viene effettuato contestualmente all’intervento chirurgico del tumore al seno.

Tutte le pazienti con patologia neoplastica della mammella sono seguite nella fase preoperatoria, postoperatoria e durante il follow-up. Seguono periodici controlli medici e psicologici.

Per ogni paziente vengono stabiliti la tipologia di indagini strumentali che è necessario eseguire, la frequenza dei controlli, la terapia da intraprendere, l’intervento chirurgico e la fisioterapia. Ma anche le indicazioni nutrizionali e dietetiche, oltre che per lo stile di vita, sono personalizzate sul singolo caso.

Lo screening oncologico per neoplasia della mammella per le donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni è gratuito. E’ accessibile tutto l’anno senza impegnativa, anche senza aver ricevuto la lettera di invito allo screening.

Le pazienti con alto rischio eredo-familiare hanno la possibilità di accedere ad una consulenza di carattere oncogenetico. Questo permette di pianificare uno specifico percorso di prevenzione. Le pazienti con neoplasia della mammella che necessitano di terapia antalgica possono accedere previa prenotazione tramite CUP all’ambulatorio di Terapia del dolore.

La UOSD Chirurgia Senologica del P.O. di Taormina, tramite l’associazione Salus, mette a disposizione la ‘Navetta del Sorriso’. Serve al trasporto delle pazienti provenienti dalle isole Eolie e dal Tirreno che devono sottoporsi a chemioterapia presso UOC di Oncologia.

Inoltre, alle pazienti chemio-trattate fornisce gratuitamente le parrucche, mentre alle pazienti sottoposte a mastectomia radicale, per le quali non è possibile eseguire la ricostruzione, viene donato un reggiseno con protesi mammaria esterna.

“Attraverso la Breast Unit di Taormina, – spiega la Direzione strategica nelle persone di Giuseppe Cuccì direttore generale, Giuseppe Ranieri Trimarchi direttore sanitario e Giancarlo Niutta direttore amministrativo – stiamo creando un ambiente di lavoro che stimola la collaborazione tra i team multidisciplinari.

Abbiamo costituito un ponte verso l’eccellenza, dove le idee innovative possono prosperare e portare benefici tangibili ai nostri pazienti”.

Gli ultimi dati rilasciati dall’ Agenas confermano nei fatti l’auspicio della Direzione aziendale: annualmente la senologia radiologica eroga circa 5.000 prestazioni, l’UOS di screening senologico oltre 12.000 esami mammografici, l’UOC Oncologia Medica effettua oltre 2.500 visite per patologie mammarie e tratta circa 500 pazienti con chemioterapia infusionale.

La Breast Unit, con i suoi 465 interventi chirurgici in regime di ricovero, di cui 338 per neoplasia maligna, 760 prestazioni di tipo ambulatoriale e 322 in regime di day service, è punto di riferimento non solo dell’intero territorio provinciale ma anche di diversi contesti limitrofi, registrando ad oggi un trend in crescita, prova della capacità aziendale di intercettare e dare risposte efficaci ad un bisogno di salute ancora drammaticamente elevato.

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